L'edificio è collocato nell'ambio del tessuto romano (occupa infatti la XXVII insula di fondazione romana). Si affaccia su via de Rubei che corrisponde alla strada romana che perimetrava un lato della sopra citata insula. La tipologia degli edifici circostanti è residenziale e terziaria. Non vi è la presenza nelle immediate vicinanze di edifici monumentali, ma gli edifici limitrofi sono di notevole pregio storico. L'edificio è inserito nell'ambito di una cortina edilizia continua fronte strada; è in posizione angolare rispetto alla corte su cui si affaccia il prospetto secondario. Ha l'altezza pari a quella degli edifici vicini. Le aperture del prospetto sono contornate con profili in pietra. Al prospetto prospicente la corte negli anni Novanta del Novecento è stata accostata una pergola in legno e acciaio sulla quale insiste la terrazza al primo piano. Giace in piano stradale e il lotto è parzialmente edificato. Orientamento sud-ovest. L'edificio ha muratura portante mista, solai in legno (primo piano controsolaio in acciaio e laterizio) e copertura con struttura lignea e manto in coppi di laterizio. Abitazione nata come edilizia minore medievale, subisce delle trasformazioni tardo rinascimentali tutt'ora leggibili sui prospetti. Internamente, al piano terra (ristorante), vi sono alcune stanze i cui soffitti presentano travi a vista e riquadri decorati (ingresso) con motivi floreali e geometrici. Dopo il 1976 sono stati effettuati lavori di consolidamento e ristrutturazione dell'intero edificio; sopra il solaio del primo piano è stato inserito un altro solaio in travi d'acciaio con sovrapposti tavelloni laterizi (solaio collaborante con travi in acciaio di orditura ortogonale a quelle in legno). La pianta è a "L". Piani tre fuori terra e uno scantinato. La scala è parallela a via de Rubeis. La volumetria è compatta e il corpo dell'edificio è semplice