Palazzo D'Orlando

Cividale del Friuli, 1976 post - 1976 post

L'urbanizzazione dell'area è antecedente alla costruzione dell'edificio che si trova a lato dell'ipogeo celtico e al ponte del Diavolo. Come per l'altro lato, anche in questo caso, il fiume Natisone è elemento ordinatore dello sviluppo urbano. Il palazzo è inserito in una cortina continua e affaccia sul fiume tramite un giardino posto alla medesima altezza di quelli dei palazzi vicini. Valore d'insieme e quinta urbana sia sul fronte strada sia verso il fiume. Il prospetto principale lungo la strada si caratterizza per il portale in conci lapidei, le finestre con cornici lapidee e l'apertura ovale poste sul limitare della proprietà verso il monastero. Orientamento nord-sud. Questa architettura, come le altre sorte in quest'epoca, ha murature portanti miste e solai lignei, struttura i copertura ad elementi lignei e manto in coppi di laterizio. Il prospetto sulla strada è continuo, vi si apre un portone con stipiti e architrave in pietra che permette l'accesso all'androne e alla corte interna. Dall'androne si accede anche ai vari appartamenti, tutti ristrutturati dopo il sisma del 1976. L'affaccio secondario guarda il fiume Natisone e si distingue dagli altri edifici per la presenza di un ballatoio al primo piano

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