Santa Maria Assunta del Sacro Monte di Varallo

Varallo, XV fine

È il più importante Sacro Monte prealpino sia dal punto di vista artistico-religioso, sia per la componente naturalistica, ricca di piante autoctone ed esotiche organizzate secondo lo schema dei giardini rinascimentali italiani, con l’obiettivo di dar risalto all’apparato architettonico. Malgrado il territorio della Riserva sia stato profondamente modificato dall’uomo, in seguito ad anni di graduale abbandono, si è andata ricostituendo lentamente la copertura forestale ed arricchendo la componente floricola, della quale sono state individuate 421 specie. All’interno del recinto sacro, l’ambiente naturale, fortemente antropizzato, ha assunto l’aspetto di un giardino rinascimentale: da segnalare un boschetto di faggio a canna d’organo oltre ad alcuni individui secolari di diverse specie quali bosso, tasso e olmo campestre. L’avifauna, tipicamente pre-montana, non è particolarmente significativa, vista la forte pressione antropica. Il Sacro Monte di Varallo è un’area protetta della Regione Piemonte (1980) e dal 2012 fa parte dell’Ente di gestione dei Sacri Monti. I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, un cammino dove incontrare arte, paesaggio e spiritualità I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia sono collegati da un articolato percorso pedonale che si interseca e sovrappone agli antichi cammini devozionali italiani ed europei (www.sacrimonti.org)

  • OGGETTO basilica santuario, sacro monte
  • LOCALIZZAZIONE Varallo (VC) - Piemonte , ITALIA
  • INDIRIZZO Località Sacro Monte, 3, Varallo (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Sacro Monte di Varallo sorse per iniziativa del Beato Bernardino Caimi, che, di ritorno dalla Terra Santa (alla fine del Quattrocento), volle ricreare in piccolo i luoghi della Palestina. Il 21 dicembre 1486 ottenne dal Pontefice Innocenzo VIII il breve che lo autorizzò ad accettare la donazione dei terreni, da parte dei maggiorenti varallesi per costruire presso il centro abitato il convento della Madonna delle Grazie e per dare inizio sul "super parietem" alla "Nuova Gerusalemme". Il 7 ottobre 1491 terminava la costruzione la cappella del Santo Sepolcro, a perfetta imitazione di quella di Gerusalemme. Il 14 aprile 1493 vennero consegnate al Padre Caimi la chiesa delle Grazie con l’adiacente convento nella cittadina di Varallo, e, sul Monte, le cappelle già erette: il Santo Sepolcro e la Deposizione. Negli anni successivi sorsero, secondo le planimetrie dei Santuari palestinesi ed in parte anche secondo la geografia della regione, la Grotta di Nazaret, quella di Betlemme, e, sulla spianata meridionale, scelta per Gerusalemme, il Cenacolo e la chiesa della Dormizione della Vergine sul monte Sion. Il 22 agosto 1498 avvenne nella chiesa della Vergine Dormiente la guarigione miracolosa di Donna Agnese Botta, sorella del maestro delle finanze di Ludovico il Moro. Settant’anni più tardi si interessò al progetto anche San Carlo Borromeo, che diede nuovo impulso all’opera e la denominò “Nuova Gerusalemme”. Nel 1514 venne pubblicata la più antica guida dei Misteri del Monte di Varallo, che descrive ben ventisette opere terminati ed in via di completamento. Il complesso degli edifici è stato costruito nel corso di circa due secoli. Ogni cappella con affreschi (circa 4mila figure) e con gruppi di statue (circa 800), scene della vita di Gesù e di Maria (www.diocesinovara.it/santuari-diocesani-e-sacri-monti). Alla realizzazione di questo straordinario complesso monumentale contribuiscono nel tempo importanti artisti piemontesi, fra i quali si evidenziano, Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino, Tanzio da Varallo, i fratelli d’Enrico, G. Wespin, il Morazzone, Dionigi Bussola, Benedetto Alfieri
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 01-ICCD_MODI_1336181906071
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA decreto (1)
    decreto (2)
    decreto (3)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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