Necropoli Occidentale in loc. Cancello Rosso (necropoli, area ad uso funerario)
Area sepolcrale complessivamente nota come necropoli occidentale di Hipponion, ubicata nel centro urbano di Vibo Valentia, in località Cancello Rosso, scavata dal 1977 al 1988, in aree distinte che prendono il nome dai vari proprietari. Complessivamente le tombe scavate nelle tre aree (propr. Muschella, Vangali, Vinci; propr. Carioti; propr. Salesiani) sono 321. L’uso agricolo e gli scassi abusivi hanno sconvolto alcune tombe, con molti materiali recuperati sporadici. I riti documentati sono: inumazione e incinerazioni primarie I chiodi rinvenuti all’interno di alcune deposizioni fanno pensare a strutture lignee (casse, letti funebri). Nelle proprietà Muschella, Vangeli e Vinci, in area utilizzata come sepolcreto e artigianale, nel 1977, 1978, 1985, 1987 e 1988, sono state rinvenute 123 sepolture, a casse e cappuccine costituite da embrici, in coppo, in vasca, tubi fittili e pithoi, inseriti in fosse rettangolari tagliate nel terreno, prive di legante. Rinvenuta inoltre una vasca di decantazione pertinente l’uso artigianale, composta da un pithos predisposto per l’inserimento di un filare di tubi su due lati, con argilla adoperata come legante tra le varie parti. I corredi sepolcrali sono omogenei, con due tombe particolarmente ricche (T. 338 e T. 181). Nella maggior parte dei casi il corredo è interno e le tombe prive di corredo sono pochissime. Materiali presenti: ceramica acroma, attica, a figure, a vernice nera, campana, a bande rosse; bronzo; argento; ferro; coroplastica. In proprietà Carioti, nell’estate del 1983 sono state scavate 35 tombe, con rito funerario a inumazione e incinerazione, con embrici e coppi adoperati per le varie tipologie, singolarmente o associati; nelle tombe a cassa gli embrici foderavano la fossa mentre nelle cappuccine sono stati usati per la base e gli spioventi. In alcuni casi sono stati usati coppi di colmo. La presenza di chiodi di ferro, spesso recuperati, fanno pensare alla presenza di elementi lignei. Le tombe sono inserite in fosse rettangolari tagliate nel terreno. Molti materiali sporadici sono stati recuperati dopo lo scasso effettuato con mezzi meccanici. Il sito sembra essere stato abbandonato alla fine del IV sec. a.C. Materiali rinvenuti: ceramica acroma, a vernice nera, attica, corinzia, oggetti in bronzo, ferro e argento. In proprietà Salesiani, nel 1979, 1981, 1982, 1983, 1985 e 1988 sono state scavate complessivamente 163 tombe, a cassa e cappuccina di embrici, fosse in coppo e camera funeraria monumentale. Embrici e coppi adoperati per le varie tipologie, singolarmente o associati; nelle tombe a cassa gli embrici foderavano la fossa mentre nelle cappuccine sono stati usati adoperati per gli spioventi per la base. In alcuni casi sono stati usati coppi di colmo. Della tomba in blocchi di arenaria rimaneva traccia dell’ultimo filare di fondazione. L’argilla è stata adoperante come legante; in alcuni casi utilizzata per chiudere gli interstizi o per impermeabilizzare le pareti. Le deposizioni sono state inserite in fosse rettangolari tagliate nel terreno. L’acidità del terreno ha compromesso la lettura dei resti e i relativi corredi. In generale le sepolture sono caratterizzate da corredi molto poveri. Materiale romano, frr. di africana, sembrano indicare la frequentazione del sito tra il I sec. a.C. e il V sec. d.C. Materiali presenti: ceramica acroma, a vernice nera, attica, corinzia, sigillata africana, reperti in bronzo, ferro, coroplastica, ossidiana e selce. Cfr. documentazione di scavo (matrix, schede US e USS, giornale di scavo)
- OGGETTO necropoli
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CLASSIFICAZIONE
area ad uso funerario
- AMBITO CULTURALE Ambito Greco Ambito Ellenistico Ambito Medievale
- LOCALIZZAZIONE Vibo Valentia (VV) - Calabria , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le tombe sono state scavate, documentate e rimosse. I materiali sono depositati nel Museo di Vibo Valentia
- TIPOLOGIA SCHEDA Complessi archeologici
- INTERPRETAZIONE Zona di necropoli in uso tra il VI e la fine del IV sec. a.C., con tombe a cassa e cappuccine di embrici, in coppo, in vasca e a fossa. Area artigianale attiva tra la fine del IV e il III sec. a.C. Zona di buche di scarico tra i secoli XI-XIII. La parte di necropoli che ricade nelle proprietà Muschella, Vangeli e Vinci, risulta essere stata in uso tra la metà del VI e la metà del IV sec. a.C. Il rito maggiormente praticato è quello inumatorio, poche le incinerazioni primarie. Tra la fine del IV e il III sec. a.C. l'area fu usata come zona artigianale (fornace e vasca di decantazione) e tra i secoli XI-XIII come area di scarico. In proprietà Carioti alcuni dei materiali usati per i corredi (ascia, martello, monili in argento) fanno ipotizzare deposizioni di una classe sociale elevata, in questa parte di necropoli che è inquadrabili tra la metà del VI e la fine del IV sec. a.C. In proprietà Salesiani, l’area sepolcrale fu in uso tra l’inizio del VI e la fine del IV sec. a.C., con la pratica dell’incinerazione in uso nel IV sec. a.C. Molte, più della metà, le tombe prive di corredo
- SPECIFICHE DI REPERIMENTO Balista Claudio, Vibo Valentia (1985). Indagine geoarcheologica preliminare, in Giornate di studio su Hipponion-Vibo Valentia. Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia, serie III, vol. 19, n. 2 (1989), pp. 567-569, tav. XXXIX, 1-2, XXX; LIII, N5
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800167002
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2019
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0