Oppido Lucano- loc. Mass. Ciccotti (insediamento villa)

Oppido Lucano, I a.C. - IV d.C

La villa di Masseria Ciccotti sorge, in un’area pianeggiante dell’alta valle del fiume Bradano, lungo un importante asse stradale che collega la Lucania interna con l’Apulia. Si tratta di una villa monumentale, afferente a personaggi di alto rango, probabilmente connessi alla cerchia imperiale, articolata per padiglioni, con una fase di particolare splendore nel III secolo d.C., quando la parte residenziale si dota di ambienti di rappresentanza con splendidi mosaici.L’impianto della villa si data fra i decenni finali del I secolo a.C. e l’età giulio-claudia; dotato di una imponente sostruzione –terrazzamento, si articola secondo una caratteristica pianta a peristilio.Tra la seconda metà del II secolo d.C. e i primi decenni del III la pars urbana della villa viene notevolmente ampliata con la costruzione di un impianto termale nel settore nord e di un acquedotto che alimenta d’acqua la villa, con l’imponente castellum aquarum all’estremità nord-ovest del sito, inglobato nell’edificio della Masseria Ciccotti. In questo periodo, tra i decenni finali del II e quelli iniziali del III secolo d.C. (età tardo-antonina/severiana), un gruppo di ambienti, immediatamente ad ovest del peristilio, acquista caratteristiche di spiccata monumentalità, con la realizzazione dell’elaborato pavimento musivo con raffigurazione di Aiòn (il Tempo Assoluto) e le Stagioni. E’ in questo periodo che viene impostata la vasca rettangolare nello spazio aperto del peristilio all’esterno del portico ovest, in asse con l’ampio ingresso all’ambiente con il mosaico delle Stagioni e con la fontana al centro del grande salone adiacente. Tale usoscenografico dell’acqua viene ora alimentato dall’acquedotto, come indica la lunga canalizzazione che attraversa l’intero gruppo di ambienti. La elegante decorazione pavimentale in mosaico ed opus sectile (formata da tessere di marmo tagliate in varie forme e disposte in modo da creare motivi geometrici) dell’ambiente con caratteristica configurazione a ‘T’ lo qualifica quale grande sala conviviale, con triclinium all’estremità ovest (cd. ambiente 13) e monumentale accesso ad est dall’ambiente mosaicato, mediante una rampa a triplice scalinata che sfruttava scenograficamente il dislivello del terreno. Quest’ultima serviva anche a creare un asse visuale di collegamento fra triclinio, sala con raffigurazione di Aiòn e le Stagioni ed area a cielo aperto del peristilio, molto probabilmente adibita a giardino

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