casseruola (Carandini VIII)
Ercolano,
post 50 d.C - ante 79 d.C
Labbro everso con orlo arrotondato ed appena ingrossato, separato, tramite una lieve strozzatura, dalla vasca a calotta, terminate in un fondo, all’interno del recipiente, appena convesso, e, all’esterno, piano; da un lato dell’orlo si diparte il manico orizzontale, piatto, a profilo concavo con terminazione a semicerchio e tre fori
- OGGETTO casseruola carandini viii
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione a cera persa
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MISURE
Diametro: 12.3 cm
Altezza: 6.7 cm
Lunghezza: 23.6 cm
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CLASSIFICAZIONE
STRUMENTI - UTENSILI - OGGETTI D'USO/ CONTENITORI E RECIPIENTI
- LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
- INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Depositi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di una forma non presa in considerazione dalla Tassinari ma di cui il Carandini, non distinguendo però in base al diverso tipo di traforo, individua a Pompei una trentina di oggetti. Tra le casseruole bronzee è il tipo che maggiormente tenta di riprodurre la suppellettile argentea, tanto che diversi esemplari avevano una sottile argentatura, ma se ne differenzia per la mancanza della ricca decorazione sul manico. La produzione dalla metà del I d.C. proseguirà fino alla metà del II secolo e troverà favore sia in ambito gallico che nelle province nord occidentali dell’Impero. Il bollo purtroppo di dubbia lettura non permette di individuare il nome del produttore che avrebbe potuto fornire spunti per meglio circoscrivere la diffusione
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500898821
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Regione Campania
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0