statuetta

Diana, Chieti, 199 A.C - 100 A.C

La dea è rappresentata in riposo, con l’arco nella mano sx, abbassata e una torcia nella dx in fuori. Indossa un corto chitone senza maniche che arriva appena all’altezza delle cosce. Scollatura ad angolo carenato sul petto; 2 pieghe ai lati indicano il rilievo delle mammelle. Alta cintura sotto il seno, da cui si dipartono 6 profonde pieghe verticali e parallele. Sul retro, panneggio solo accennato, quasi liscio; sulla schiena reca la faretra. Insiste sulla gamba dx con piede in fuori, gamba sx flessa, sullo stesso piano dell’altra e piede obliquo. Calza gli “andromides”. Scarsa cura nel rendimento anatomico: gambe tozze, braccia troppo esili rispetto al resto. Testa volta a destra. I capelli formano intorno al volto una alta fascia a solchi obliqui; calotta resa a incisioni lunghe. Orecchie coperte. Fronte triangolare. Occhi a bottone sporgente, naso largo alla base, bocca slargata ed estremamente allungata a dx. Resa male la parte dx del volto

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