Necropoli di Albintimilium, recinto G (recinto, area ad uso funerario)

Ventimiglia, ca 70 d.C - ca 150 d.C

Il recinto G secondo Barocelli è "stato eretto sopra le tombe 53,54,66 rispettate nella loro integrità e ad un livello più alto del contiguo recinto F quando di questo era già cominciato l'interro della fronte. Ciò è dimostrato dall'altezza delle fondazioni". In base a questa descrizione pertanto il recinto G dovrebbe essere successivo al recinto F, anche se la cronologia fornita dai materiali dei corredi rinvenuti nei due recinti porterebbe al medesimo orizzonte cronologico per entrambi i recinti. D'altro canto il recinto G è stato costruito al di sopra delle tombe 53 e 54 i cui corredi sono inquadrabili cronologicamente alla metà inoltrata del I sec. d.C. Anche il recinto G al momento della scoperta era intatto, a parte la cuspide della facciata nord che era crollata ma conservava nella parte rimasta l'incavo per la lapide andata perduta. La cresta del muro era ricoperta da un intonaco di colore giallo, il resto della struttura non era intonacato ma i ciottoli spaccati erano stati disposti in modo da ottenere sulla facciata esterna un motivo decorativo a rosoni e sul lato interno, vicino alla somità, un motivo a spina di pesce. La facciata aveva inoltre uno zoccolo sporgente. All'interno le tombe erano su due livelli, e al di sotto delle sepolture Barocelli aveva osservato che l'argilla recava i segni dell'azione del rogo funebre, che farebbe supporre di essere in presenza in questo caso di incinerazione diretta o comunque di un recinto che aveva al suo interno un'area ad ustrina. Le sepolture più alte erano a 4,80 m. s.m.. All'interno le tombe pertinenti al recinto vanno dalla n. 55 alla n. 64. Il recinto apparteneva ad una famiglia di ceto medio - alto desumibile sia dalla cura nella decorazione del recinto sia dalla ricchezza dei corredi funerari

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