Il riparo presenta una stratificazione potente 4 m all'interno dell'aggetto e di oltre 5 metri nella scarpata esterna, articolata in due principali serie di depositi paleolitici, separate da un interposto episodio erosivo. La erie inferiore, collocabile nel pleniglaciale wurmiano, è costituita da depositi di colluvio e termoclastici con manufatti di tipologia musteriana, e da un episodio contenente industria litica urignaciana a "lamelle dufours" e delimitato al tetto da uns uolo formatosi in clima temperato, identificato con l'interstadio glaciale di Arcy (32000-30000 BP). La serie superiore, in discontinuità stratigrafica rispetto alla precedente per un episodio di carattere erosivo, è costituita da una sequenza di livelli di breccia in loess, formati in una fase fredda, seguiti da strati antropizzati , con matrice a componente sempre fortemente eolica, formatisi in clima tendenzialmente sempre più caldo e umido, riferibili al tardiglaciale wurmiano (15000-14000 BP). L'industria litica presente, costituita da oggetti che presentano anche segni incisi intenzionali, sia naturalistici che geometrici, è riferibile all'epigravettiano finale. Allo stesso periodo si riferisce una superficie abitativa infossata con aree differenziate (acciotolato, fovea, buche di palo), individuata nell'angolo interno nord dell'aggetto. E' stata scavata anche una sepoltura a inumazione, con copertura parziale in pietre, a cui erano associati un corno di bovide lavorato e una pietra calcarea con una incisione naturalistica di un felino. All'esterno dell'aggetto, una zona di lavorazione della selce (circa 2 mq), con migliaia di schegge, lame e nuclei. Vani semiinterrati di epoca storica