lacunare (composito e decorato)

Ercolano, post 85 a.C - ante 79 d.C

Elementi lignei di lacunare composito e policromo; tavola centrale e cornici sovrapposte, su due livelli, superiore e inferiore. La connessione è garantita da incastri a 45°a mezzo spessore e a mezzo legno, con vincoli in legno, in metallo e colla. In totale 4 elementi: 208A – tavola conal centro elemento tondo e piatto, in legno e vincolo in ferro.208 B-208 C: cornici lunghe con mortase, con incastri con taglio a 45° poste in posizione laterale ma intermedie ; si notano frammenti e impronte incollati controfibra. 208 B presenta anche due cavicchi passanti nella battuta dell’incastro ed 1 cavicchio su laterale esterno, in prossimità della mortasa. In uno dei due incassi di 208 C é riscontrabile un accumulo di colla frammista a terra di scavo. 208 D - in stato frammentario. Le lavorazioni riscontrate sono taglio con sega, foratura con trapano a mano, scalpellatura, piallatura, levigatura. La specie arborea è l’abete bianco (Abies alba), analisi CNR-IVALSA(rel. tecnica Archivio HCP)

  • OGGETTO lacunare composito e decorato
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    a scalpello
    pigmento
    legno/ a intaglio/ levigatura/ dipintura
    legno/ foratura con trapano a mano
  • MISURE Altezza: 2 cm
    Lunghezza: 32 cm
    Larghezza: 30 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ CARPENTERIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il lacunare è parte integrante dell’orditura primaria e secondaria del tetto della cd. Sala dei Marmi, nella Casa del Rilievo di Telefo, triclinio con affaccio sull’antica spiaggia ercolanese. Il controsoffitto era decorato a cassettoni e oggi restano oltre 200 frammenti. Il telaio era costruito da finte travi ad “U”, ottenute assemblando montanti a sezione rettangolare e assi decorate. Nel telaio s’inseriscono cornici e lacunari. Si è ricostruito lo schema decorativo del raffinato controsoffitto, grazie all’opportunità offerta dalle tecnologie di modellazione 3d, delle tecniche di texture mapping e shading. Il punto di partenza delle ricostruzioni sono state le mappe foto realistiche dei singoli elementi del cassettonato, a seguire considerazioni delle tracce lasciate sulla superficie dagli elementi in rilievo mancanti e infine le analisi chimico-fisiche sui pigmenti. La composizione era enfatizzata da un forte effetto chiaroscurale, ottenuto grazie ai diversi piani di profondità dei lacunari e dei pannelli decorati con motivi geometrici a rilievo e grazie a una ricca policromia. Quest’ultima articolata in azzurro, rosso, verde, giallo, blu, bianco e in alcuni casi anche foglie d’oro. La stesura del colore veniva eseguita con il manufatto già montato in quanto le parti non dipinte, corrispondono agli elementi che andavano sovrapposti e quindi non visibili. Il tetto fu realizzato nella piena età augustea; lo stile di riferimento del controsoffitto è attribuibile al gusto del cd. II Stile Pompeiano, ma sembrano esserci stati restauri e rifacimenti negli anni successivi. Il raffinato controsoffitto fu mantenuto, anche dopo il sisma del 62 d.C., quando parte del pavimento in opus sectile e il rivestimento parietale vennero rifatti, utilizzando parzialmente materiali di riuso (Camardo D., Notomista M. 2015, p. 293)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925696
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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