asse (asse dipinta)

Ercolano, post 56 a.C - ante 79 d.C

Elemento ligneo, policromo, di forma rettangolare. Un’estremità non perfettamente conservata, l’altra tagliata 90°. La faccia principale ha una superficie levigata, dipinta. Due cavicchi su un laterali, uno sull’altro laterale. Le lavorazioni riscontrate sul reperto sono levigatura, piallatura, trapano a mano e taglio. La specie arborea, per analogia visiva è l’abete bianco (Abies alba)

  • OGGETTO asse asse dipinta
  • MATERIA E TECNICA pigmento
    legno/ a intaglio/ levigatura/ dipintura
    legno/ foratura con trapano a mano
  • MISURE Altezza: 3 cm
    Lunghezza: 33.5 cm
    Larghezza: 4.5 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ CARPENTERIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Uno studio per indagare sulla specie arborea realizzato dagli esperti del CNR-Invalsa in accordo con l’Herculaneum Conservation Project ha stabilito la maggioranza dei legni provenienti dalla Casa del Rilievo di Telefo appartengono alla specie dell’ Abete Bianco (Abies alba). Questa specie era molto diffusa durante l’età romana, in tutto l’impero. noti sono i dati dendrocronologici degli abeti della Germania meridionale e dell’Austria. Ottime sono le sincronizzazione gli elementi lignei del crollo del tetto della Casa di Telefo con le cronologie degli abeti della Germania meridionale e dell’ Austria (Camardo D. Notomista M. 2015, p. 294). Questo dato potrebbe far ipotizzare un’importazione di questa tipologia di legname proprio dalle province centrale dell’Impero.Ad Ercolano l’abete è ampiamente attestato, anche per la realizzazione del mobilio ligneo (Guidobaldi M.P., 2010, pp-62,72;Ciarallo A., De Carolis E.1999, pp.85-86; Mols 1999,). Nuove indagini, in parte ancora in corso, condotte su altri campioni di legno ad Ercolano, questa volta dalla facoltà di Agraria dell’Università degli Studi Federico II e dalla British School at Rome hanno dato conferma dell’ampio utilizzo dell’abete bianco nella città vesuviana (Di Pasquale G., D’Auria A. in Siano S. e Sirano F. 2023, pp. 22-23). Di conseguenza il legno d’abete doveva essere disponibile con costanza e in discrete quantità. Si può dunque ragionevolmente parlare di approvvigionamento dalle zone interne della Campania, dove ancora oggi aree di diffusione di questa specie. Senza escludere le aree boscate del Vesuvio stesso e le zone montuose limitrofe, in passato molto più ricche di vegetazione rispetto ad oggi (Moser D. 2016; Camardo D. Notomista M. 2015, p. 295)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925691
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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