cornice (decorata a rilievo e con pigmento pittorico)

Ercolano, post 56 a.C - ante 79 d.C

Elemento di cornice decorata a rilievo con listelli e con pigmento pittorico. Asse piana di forma trapezoidale sulla quale sono visibili le incisioni preparatorie per il posizionamento dei listelli su disegno a maglie di rombo. La maggior parte dei listelli, di forma rettangolare, sono andati perduti. Tre di questi sono fissati con chiodi, un listello, non ricollocato e non presenta tracce di vincoli metallici. I chiodi sono in ferro forgiato, a testa a borchia tonda. Su un lato lungo si nota un cavicchio e un vincolo metallico relativi a cornice perimetrale mancante. La faccia posteriore si notano due cavicchi, di cui uno passante. Su un laterale vi è la presenza di incastro intermedio a mortasa. Le tracce di lavorazioni si possono distinguere in taglio, foratura con trapano a mano, scalpellatura, piallatura, levigatura

  • OGGETTO cornice decorata a rilievo e con pigmento pittorico
  • MATERIA E TECNICA legno/ a intaglio/ levigatura/ dipintura
    FERRO
  • MISURE Altezza: 2 cm
    Lunghezza: 93.3 cm
    Larghezza: 13 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ CARPENTERIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’eruzione pliniana del 79 d.C. ha permesso di sigillare i resti di un crollo di notevole dimensioni pertinente al tetto a doppio spiovente e al controsoffitto del Salone dei Marmi nella ricca domus del Rilievo di Telefo. Il crollo è stato scavato tra 2009-2010, per un areale pari a ca. 55 mq, oltre il 30% del tetto originale. La porzione mancante è stata in parte rimossa negli scavi degli anni 80 del secolo scorso (Budetta T. 1988-1993) ed in parte giace ancora sottoterra. Gli studi, le analisi diagnostiche e di ricostruzione grafica 3d hanno permesso di stabilire che il tetto in origine fosse a doppio spiovente, con un’inclinazione delle falde di ca. 20°: del tipo “a bassa pendenza, tipico della zona mediterranea”. La struttura era composta da catena, puntoni e cuneo centrale con funzione di monaco sospeso, ed in base alle dimensioni dell’area indagata, al momento si è potuto ipotizzare la presenza di almeno tre capriate, poste a 3.15 mt di distanza e collegate nella parte in alto da arcarecci di colmo (Camardo D. et alii 2015, pp. 271-272). Il Salone dei marmi conserva ancora in situ il pavimento in opus sectile e la decorazione in marmo alle pareti, mentre è andata persa la decorazione pittorica parietale. Il tetto fu realizzato nella piena età augustea; lo stile di riferimento del controsoffitto è attribuibile al gusto del cd. II Stile Pompeiano, ma sembrano esserci stati restauri e rifacimenti negli anni successivi. Il raffinato controsoffitto fu mantenuto, anche dopo il sisma del 62 d.C., quando parte del pavimento in opus sectile e il rivestimento parietale vennero rifatti, riutilizzando parzialmente quello più antico (Camardo D., Notomista M. 2015, p. 293)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925746
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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