asse (asse dipinta)

Ercolano, post 56 a.C - ante 79 d.C

Asse lignea, liscia e policroma; sagoma grossomodo rettangolare ma il reperto non ha mantenuto le dimensioni originali. Le lavorazioni riscontrate sul reperto sono levigatura, piallatura e taglio. La specie arborea, per analogia visiva è l’abete bianco (Abies alba)

  • OGGETTO asse asse dipinta
  • MATERIA E TECNICA pigmento
    legno/ a intaglio/ levigatura/ dipintura
  • MISURE Altezza: 1.4 cm
    Lunghezza: 46 cm
    Larghezza: 8.2 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ CARPENTERIA
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’asse dipinta è parte della ricca decorazione del controsoffitto cassettonato con lacunari a cornici a rilievo della sala dei Marmi della domus (amb.18) del Rilievo di Telefo di Ercolano. I legni del tetto sono stati trasportati sull’antico litorale dal primo flusso vulcanico che investì la città nell’eruzione del 79 d.C.. Le condizioni del seppellimento con particolari livelli di umidità hanno permesso di preservare il legno in maniera ottimale, preservando il legno ancora vivo e la policromia. I colori vanno dal colore azzurro/blu, beige, giallo, rosso e verde e oro vero sottoforma di lamina applicata su alcuni degli elementi a rilievo. La policromia è stata studiata (progetto HCP, archivio HCP – UD148) e successivamente resa graficamente grazie alle moderne tecniche di computer grafica (D’A. A., Casieri M.B., in Sirano F., Siano S., 2022, pp. 68-71; D’A. A. in Camardo D. et alii 2015). Nella pratica la dipintura avveniva dopo il montaggio in situ. Questo dato è riscontrabile analizzando le parti non dipinte, che corrispondono agli elementi che andavano sovrapposti e quindi non visibili. A compiere questa operazione probabilmente erano impiegati artigiani delle officine pittoriche, che realizzavano anche gli affreschi parietali della stanza (Camardo D., Notomista M. 2015, p. 291). Il colore blu, presente anche sul reperto in esame, lo si ritrova in diversi gradi di tonalità negli altri elementi lignei, a causa delle differenti granulometrie dello pigmento. Quando l’azzurro risulta più chiaro e compatto potrebbe essere dovuto a macinazione più fine, ma anche alla normale variabilità del blu Egizio un vetro a base di rame che può contenere o ancora dalla presenza di impurezze nel pigmento. L’abilità e conoscenza dei colori è testimoniata dal ritrovamento a Pompei di ben tre officinae pigmentariae, botteghe per la fabbricazione e commercio dei colori: officina di N. Fufidius Successus (I 8, 15, 16), officina della Casa I 9, 8-10 e della Taberna Attiorum (IX 2, 11-12 (Esposito D. 2009, p.21)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925677
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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