Madonna con Bambino

scultura, 1495 - 1510

La Madonna è seduta in trono in posizione ieratica, con il capo coperto da un velo che scende sulle spalle e si fonde con i drappeggi del manto, ricchi e pesanti che creano un elegante movimento sulle ginocchia, sotto il corpo del Bambino, virtuosamente adagiato, sorretto dalle lunghe dita della madre. Sotto il seno, un nastro annodato stringe la veste in pieghe regolari. Una collana ed un piccolo mascherone ornamentale cingono il collo della Vergine. Con la mano sinistra la Madonna regge un piccolo testo rilegato. Le palpebre socchiuse, le labbra composte, le eleganti e ampie arcate sopracciliari le cui linee disegnano i contorni del naso lungo e affusolato conferiscono al volto della Vergine una statica espressione quasi rigorosa. Sono visibili lacerti di decorazione pittorica sulla superficie, di doratura sul manto e sul libro ed infine, gli occhi della Vergine sono definiti pittoricamente con pigmento nero. E' visibile un residuo della staffa in ferro utilizzata per l'ancoraggio della scultura alla parete della Basilica di Collemaggio

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA pietra/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Silvestro Di Giacomo Di Paolo Da Sulmona Detto Silvestro Dell'aquila (cerchia): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Sebastiano Aquilano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la tradizione critica, l'opera è stata eseguita da un ignoto artista abruzzese della cerchia di Silvestro dell'Aquila. La stessa ipotesi è stata avanzata per l' autore della scultura di San Pietro Celestino Papa conservato nel Museo Nazionale dell'Aquila (cfr. scheda) e proveniente anch'esso da Collemaggio. Il "tipo" della Madonna deriva senza dubbio dai prototipi di Silvestro ma è qui reso con una rigidità ed un compattezza volumetrica del tutto personali; caratterisiche anche le pieghe delle vesti. E' probabile che la statua si a stata eseguita tra gli ultimi anni del Quattrocento ed i primissimi del Cinquecento. Il Moretti (1968, p.73) scopre in quest'opera "caratteristiche comuni alle opere di Girolamo da Vicenza", caratteristiche, comunque, non sufficienti per identificare l'ignoto artista. Recentemente l'opera è stata affiancata alla Madonna con Bambino di Spelonga d'Arquata del Tronto, firmata Sebastiano Aquilano, come esplicitato nella scheda redatta da Vincenzo di Gennaro in occasione della Mostra del 2009 " A Beautiful L'Aquila Must Never Die". Sempre lo stesso studioso individua nella posa articolata del Bambino la conferma della conoscenza dei modelli verrocchieschi. Sull'attività di Girolamo da Vicenza si veda: L. Puppi, Un'opera di Girolamo Pittoni all'Aquila, " Bullettino della Deputazione abruzzese di Storia Patria", LI - LIII, 1961 - 1963, pp. 151 - 159. Per la bibliografia su Silvestro dell'Aquila si veda la scheda di San Pietro Celestino Papa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300026635
  • NUMERO D'INVENTARIO O.P.A. 108
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2013
  • STEMMI Sul basamento dell a statua - gentilizio (?) - Emblema - Gigli - La presenza sul basamento della statua dei gigli angioini potrebbe portare ad ipotizzare una relazione di quest'opera con la discesa di Carlo VIII nel Regno di Napoli
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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