San Pietro Celestino papa. Santo

scultura ca 1495 - ca 1510

San Pietro Celestino è raffigurato in piedi ed in posizione frontale. Il volto è segnato dall'età, ma nonostante ciò trasmette un senso di solennità ieratica. E' avvolto in un ampio piviale dalle pesanti pieghe sottolineate dal bordo ricamato, come pure è ricamata la tiara papale che ha sul capo. Il braccio destro manca, probabilmente doveva essere posto in posizione benedicente, mentre, con la mano sinistra, il santo sorregge il modellino della città dell'Aquila, cinta di mura

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA pietra/ scultura
  • MISURE Profondità: 27 cm
    Altezza: 110 cm
    Larghezza: 61 cm
  • ATTRIBUZIONI Silvestro Di Giacomo Di Paolo Da Sulmona Detto Silvestro Dell'aquila (cerchia): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Diversamente Attribuito A Sebastiano Aquilano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale d'Abruzzo
  • LOCALIZZAZIONE Forte Spagnolo
  • INDIRIZZO via Castello, L'Aquila (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è senza dubbio da attribuirsi allo stesso artista che ha scolpito la Madonna col Bambino conservata nel Museo Nazionale d'Abruzzo e proveniente anch'essa dalla facciata della chiesa di Santa Maria di Collemaggio. La statua è caratterizzata da una rigida frontalità e da una compattezza volumetrica che rende la figura del santo veramente imponente. L'esecuzione della scultura è curata come dimostra, per esempio, l'ottimo particolare del mantello che dalle spalle del santo cade a piombo formando una serie di larghe pieghe che si scalano in profondità. Quest'opera, avvicinata dal Moretti (1968, p.72) anche a Girolamo da Vicenza (sull'attività dell'artista a L'Aquila si veda: L. Puppi, Un'opera di Girolamo Pittoni all'Aquila, "Bullettino della deputazione abruzzese di Storia patria", LI - LIII, 1961 - 1963, pp. 151 - 159), proviene senza dubbio dalla cerchia di Silvestro de l'Aquila ed è attribuibile ad un ignoto artista abruzzese attivo a cavallo tra il XV ed il XVI secolo. Recentemente, lo studioso Vincenzo di Gennaro, sulla scia di un'analogia stilistica con rintracciata con la Madonna con Bambino conservata a Spelonga d'Arquata del Tronto e firmata Sebastiano Aquilano, attribuisce la presunta paternità dell'opera proprio a quest'ultimo. (Su Silvestro dell'Aquila si vedano: G. De N icola, Silvestro dell'Aquila, "L'Arte", XI, 1908, pp. 1 - 16; V. Balzno, S cultori e sculture Abruzzesi del secolo XV, "L'Arte", XII, 1909, pp. 183 - 187; I.C. Gavini, Sommario della storia della scultura in Abruzzo, in: Co nvegno Storico Abruzzese Molisano. Atti e memorie, Calbordino 1933, I, pp. 353 - 372; L. Mack Bongiorno, Notes on the ort of Silvestro dell'Aquila, "The Art Bullettin", XXIV, 1942, pp. 232 - 243; P. Rotondi, Contributo a S ilvestro dell'Aquila, "Emporium", LVIII, 1952, 3, pp. 105 - 110; M. Chini, Silvestro Aquilano e l'arte in Aquila nella II metà del sec. XV, L'Aquila , 1954; M. Moretti, Museo Nazionale d'Abruzzo, L'Aquila, 1968)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300026630
  • NUMERO D'INVENTARIO 107
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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