Sant'Antonio Abate

dipinto, 1350 - 1399

Affresco riquadrato con cornice a due colori e motivo geometrico. Figura maschile (S. Antonio Abate) in piedi, lunga barba bianca, posa di tre-quarti, aureola dorata, nella mano destra tiene un lungo bastone, nella sinistra un libro chiuso con piccolo campanello; in basso testa di porcellino

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Eugubino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta d'Arte Comunale
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria Nuova
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'iscrizione che abbiamo riportato è attualmente illeggibile, ma è stata ripresa dalla relazione di U. Gnoli alla Soprintendenza nel 1918 e conservata nei suoi archivi (AS(C) - 15-15). Dallo stesso poi l'opera è giudicata una figura nuova nell'arte del XV secolo, per la perfetta modellatura del volto; da Crowe e Cavalcaselle venne invece attribuita al pittore eugubino Guido Palmerucci, mentre il Venturi la giudicò opera più tarda. Il Todini (1989) attribuisce invece l'affresco ad un pittore eugubino affine a Mello da Gubbio, della prima metà del XIV secolo. Certo è che il venerando anacoreta appare memorabile per le sue accentuazioni espressive e soprattutto per la serrata concentrazione psicologica che emana, oggi ancor più evidenziata dal recente restauro. La critica più recente come anche lo studioso locale Sannipoli tende ad attribuirlo sempre più con certezza al pittore trecentesco eugubino Mello, indivuduando uno stile da premesse della cultura senese, orientato verso un robusto realismo e plasticismo sul tipo di quello che contemporaneamente si stava manifestando nell'Italia settentrionale, specie in Lombardia. L'affresco mostra chiaramente i mezzi espressivi di Mello specie nel plasticismo del volto che ritroviamo espresso in molte delle sue opere che a lui vengono riferite, di cui alcune già nel catalogo del 'Palmerucci', come la Madonna di Valdichiascio della Raccolta diocesana o la Pala della Pieve d'Agnano dallo stesso firmata, o ancora il San Giovanni Battista e la Madonna con il Bambino, affreschi staccati da questa stessa chiesa all'inizio del secolo e già attribuiti dalla Neri Lusanna (1977) al pittore Palmerucci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075968
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI fascia inferiore - HOC OPUS FECIT FIERI IOVANNES - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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