Monumento a cippo composto da una base composita in pietra e da una statua in bronzo soprastante. Il basamento è rivestito da cinque lastre in pietra metamorfica e reca sulla fronte una iscrizione a caratteri applicati, in parte perduti. La statua superiore, firmata sul retro di un basso basamento scabro da Elio Galassi e datata al 1924, rappresenta una donna a grandezza naturale inginocchiata e prostrata in avanti in segno di disperazione. La figura, nuda, è coperta da un leggerissimo manto delicatamente panneggiato sui fianchi, che lascia parzialmente scoperta la parte inferiore della schiena; il capo è cinto da una benda posta sulla fronte che lascia liberi di cadere verso terra i lunghi capelli della nuca ai lati del volto rivolto verso il basso. Le mani sono protese in avanti, in totale abbandono