San Paolo

scultura, 1350 - 1399
Pisano Nino (attribuito)
notizie inizio sec. XIV/ 1368

Scultura in marmo raffigurante San Paolo in piedi, che tiene il libro con la mano sinistra, mentre con la mano sinistra sorregge la spada

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Pisano Nino (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la ricostruzione più attendibile (Burresi, 1983) questa statuetta si sarebbe trovata in passato ai lati della finestra centrale dell'abside del Duomo, dove è ancora ricordata da Papini nel 1912, per poi passare sull'altare della Cappella Ammannati del Camposanto: nel 1935 venne esposta nel primo Museo dell'Opera (Carli, 1935). Presentata alla Mostra della scultura pisana del 1946, rimase al Museo Nazionale di san Matteo fino al 1986, quando trovò nuova collocazione al Museo dell'Opera del Duomo. Attualmente è collocata sulla destra del Monumento Scherlatti, sempre nel Museo dell'Opera del Duomo. Un documento del 1362 di allogagione a Nino Pisano del Monumento Scherlatti, citato da Supino (1904), parla di "ymago sancti Pietri, et ab alio sancti Pauli" da porsi ai lati del sepolcro. La critica suole riconoscere in questa piccola opera una delle sculture citate dal documento. L'altra è il San Pietro- esposto sempre al Museo dell'Opera del Duomo-, posto a sinistra del monumento stesso, simile al San Paolo in questione per tecnica e dimensione, nonché per la forma del basamento, ma se ne differenzia per la finitura tergale più definita, come se la parte posteriore dovesse rendersi più visibile. Dalla lettura del documento originale si ricava però l'impressione che le due immagini di Pietro e Paolo non fossero intese come statue isolate, ma come rilievi destinati a ornare le fiancate del sarcofago, oggi purtroppo perdute. Il collegamento con la tomba Scherlatti non appare però così sicuro, a meno di voler pensare ad un cambiamento di programma intercorso fra il contratto e l'esecuzione dell'opera. Si è anche pensato che le sudette statue facessero parte, insieme al San Francesco e al Santo Vescovo- oggi collocati ai lati del monumento Moricotti, esposto sempre nella sala 9 del Museo dell'Opera del Duomo- di un unico complesso non identificato, eseguito da Nino Pisano, contemporaneamente ai monumenti citati. Il Kreytenberg (1989) sostiene che si sarebbe trattato di un gruppo scultoreo destinato ad un altare collegato ad un monumento funebre, con le statuette disposte ai lati di una Madonna perduta. Quel che appare certo è che, nonostante i ripetuti tentativi di distinguervi i diversi interventi di Nino e dei suoi collaboratori, fra i quali il figlio Andrea, le statuette presentano una unità stilistica tale da far pensare che siano state realizzate nell'atelier di Nino, in un unico momento, nel corso del settimo decennio del secolo. Il Moskowitz (1986) ritiene però che il gruppo scultoreo sia più vicino allo stile di Tommaso Pisano. L'immagine di Nino Pisano che il Vasari aveva delineato nelle sue "Vite" come di un artista capace solo di rappresentare figure dolci e ridenti e caratterizzate da un accentuato decorativismo lineare, aveva così condizionato la storiografia successiva tanto da far escludere dal suo catalogo anche opere documentate. Non si era considerato come la ricchezza degli stimoli e delle interrelazioni di una bottega, quale quella di Nino Pisano che, tra Firenze Pistoia e Orvieto, operava a contatto con la più feconda cultura artistica, non solo italiana del secolo XIV, si spingesse anche verso direzioni molteplici, a saggiare variegate soluzioni tecnico-espressive: dalla politura estenuata delle superfici, all'intaglio delle linee, alla minuta sfaccettatura dei piani per ottenere un effetto di lumeggiatura vibrante, al traforo audace di membra e di particolari anatomici, ai leggeri colpi di scalpelli per cogliere le espressioni nel loro mutare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900769210
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00769210
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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