progetto per la facciata di S. Lorenzo

disegno, ca 1517 - 1517

Sul recto è tracciato il "Terzo progetto" per la facciata di S. Lorenzo; sul verso progetto per la tomba di Giulio II

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita nera/ matita rossa/ penna
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra il novembre e il dicembre del 1515, all'incirca due anni e mezzo dopo la sua ascesa al soglio papale, Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, tornò in visita solenne alla città natale. Furono eretti in suo onore numerosi apparati effimeri, tra i quali una vistosa struttura, commissionata a Jacopo Sansovino e ad Andrea del Sarto, per mascherare la facciata grezza della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Si racconta che quest'ultima opera accese la fantasia del pontefice, e che di lì nacque in lui il proposito di indire un concorso per dotare di facciata San Lorenzo, l'incompiuta basilica brunelleschiana patrocinata dai Medici e luogo deputato per le loro sepolture. Michelangelo fu senza dubbio attirato dalla possibilità di compiere un intervento su un'opera dell'autore della Cupola di Santa Maria del Fiore; la proposta di Leone X cadeva per di più in un momento in cui l'artista sembrava volgere una particolare attenzione ai problemi della composizione architettonica. Ma la critica michelangiolesca fatica a tracciare con precisione la sequenza della complessa genesi del progetto per la facciata di San Lorenzo, primo atto importante della cosiddetta "svolta" architettonica de 1516, e non riesce a spiegare perchè un progetto tanto elaborato e sofferto non vide realizzazione. La progettazione generale della facciata attraversò tre fasi principali, tutte e tre rintracciabili in tre disegni della collezione della Casa Buonarroti: a cominciare dal momento, ancora incerto ma pieno di ardimenti, individuabile nel disegno consegnato al papa nel dicembre del 1516, esemplificato nel grande foglio inventariato 45 A ("primo progetto"); continuando col proposito espresso, a distanza di un mese o poco più, dal disegno 47 A ("secondo progetto"); fino a giungere, nella primavera del 1517, all'immagine ormai nettamente precisata del foglio 43 A ("terzo progetto"), con ogni verosimiglianza tradotto nel grande modello ligneo - attualmente esposto nel museo della Casa Buonarroti - che, terminato verso la fine dell'anno, dopo una lunga malattia dell'artista che bloccò i lavori, rispecchia abbastanza fedelmente il passaggio dalla fase progettuale all'iter esecutivo, fissato nel contratto stipulato tra Leone X e l'artista il 19 gennaio 1518. Gli studi di gambe e braccia che appaiono sul recto del 43 A non sono di mano dell'artista. Solo lo schizzo rapido e incisivo sul verso è autografo e rinvia a un progetto per la tomba di Giulio II: una figura nuda, col capo coperto dalla mitria papale, sostenuta probabilmente da un angelo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747300
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 43 A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI in alto a destra - 43 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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