natività di Gesù

dipinto, 1390 - 1399

A destra la Vergine è in ginocchio, in adorazione del Bambino disteso su un panno chiaro. Maria ha i capelli sciolti ed indossa una veste rossa con maniche tranciate attraverso le quali si intravede la camicia bianca. Dietro, entro una caverna, si trovano il bue e l'asinello con una mangiatoia di vimini intrecciati. Sopra la caverna è un albero. A destra compaiono un Santo barbuto, probabilmente Giuseppe, e due Sante, la prima, giovane, voltata indietro verso l'altra più anziana, genuflessa in atto di adorazione. In alto, verso il centro del riquadro affrescato compare la figura del Padreterno entro mandorla di cherubini seguito da un Angelo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 283 cm
    Larghezza: 337.8 cm
  • ATTRIBUZIONI Giuliano Di Simone Da Lucca (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Baldassarre Di Biagio Del Firenze
    Scuola Lucchese Del Xv Secolo (vicino Al Maestro Di Stratonice)
    Pittore Della Fine Del Xiv Secolo
    Ambito Di Vincenzo Frediani
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • INDIRIZZO via della Quarquonia, 4, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è stato eseguito in due momenti cronologici distanti ma risulta iconograficamente unitario. Nell'artista più antico si è individuato Giuliano di Simone, pittore lucchese di fine trecento cui spetterebbe la zona destra dell'affresco nonché la cornice (cfr. Meloni 1971). L'artista, che nell'ultimo ventennio del XIV secolo accoglie spunti dall'arte di Spinello Aretino (attivo a Lucca a partire dal 1384), si caratterizza anche in questo caso per una corposa volumetria delle figure. Come osserva Linda Pisani (1998) le due figure femminili di destra, prive di aureole, dovrebbero essere due ancelle, menzionate nei testi apocrifi e non Sante o donatrici. La studiosa ravvede nella parte d'affresco ascrivibile al pittore uno 'spiccato neogiottismo' indicante una probabile datazione post 1391, anno in cui giunge a Lucca il trittico di Spinello per la chiesa di S. Andrea. Ad un artista di fine '400 compete la zona sinistra, con l'adorazione della Vergine e la caverna. L'Anonimo risulta esecutore di alta qualità, dal tratto fine ed elegante stesura pittorica, caratterizzata da sapienti passaggi chiaroscurali e buona resa naturalistica (si veda il bellissimo brano del bue e dell'asinello). La lumeggiatura, estremamente ampia, caratterizzata da zone di tempera chiara e da tocchi veloci sulle superfici cangianti come i capelli o la paglia, denuncia la presa visione della pittura a fresco di Domenico Ghirlandaio. Il pittore avrebbe potuto gravitare presso la bottega di Vincenzo Frediani, artista sensibile alle suggestioni stilistiche del Bigordi. Nella cerchia del Frediani l'Anonimo sembra trovare consonanze con il 'Pittore di Paolo Buonvisi', che certi propongono di identificare coi momenti migliori del Frediani stesso. Le vicinanze stilistiche coi maestri di fine Quattrocento e le suggestioni ghirlandaiesche e in parte filippinesche sottese al brano qua analizzato spingono per una datazione al IX decennio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900523885
  • NUMERO D'INVENTARIO 464/ 2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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