Parma -/ [Pittura a fresco in una cappella. cancellato]
Facciata di Palazzo Zerbini su via Galliera a Bologna, nel 1940

negativo, 1940 - 1940

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Nell'angolo inferiore destro del lato emulsione della matrice, è stato manoscritto a matita il numero 103. Il negativo presenta una vignettatura negli angoli superiori dovuta al decentramento sull’asse verticale, dell’obiettivo rispetto al piano focale. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura civile - Palazzi - Sec. 16
    Edifici - Spazi esterni - Facciate
    Elementi architettonici - Archi - Colonne - Capitelli - Finestre
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo Zerbini
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Cascianelli, Primo (notizie 1907-1940): fotografo principale
    Morandi, Antonio Detto Il Terribilia (? -1568): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le attuali forme architettoniche di Palazzo Zerbini (noto anche come Palazzo Bonasoni) posto al numero civico 21 di via Galliera a Bologna - in angolo con via dell’Orso -, risalgono alla metà del Cinquecento, dal progetto di Antonio Morandi detto il Terribilia. Nel corso del XVI secolo nella città felsinea, si consolidarono le fortune delle grandi famiglie divenute ricche grazie all’investimento dei capitali accumulati con il commercio, l’attività bancaria, l’industria tessile e lo studio. Dall’avvocatura proveniva Galeazzo Bonasoni, che alla metà del Cinquecento acquistò questo pregevole edificio dalla famiglia Dina. Il portico asimmetrico leggermente sopraelevato, è riconducibile ad architetture quattrocentesche preesistenti, come pure le decorazioni dei capitelli, ispirati ai disegni romani di Amico Aspertini (1474-1552) e considerati tra gli esempi più pregevoli della scultura urbana bolognese. Dopo i Bonasoni, il fabbricato passò dal XVII secolo in poi al casato dei Tanari, dei Ranuzzi, dei Volta-Grati e degli Scarani sino al 1931, anno in cui la residenza passò alla famiglia Zerbini. Il fototipo in disamina, documenta la facciata su via Galliera di Palazzo Bonasoni, attualmente ospitante la sede dell’IBC (Istituto per i beni artistici culturali e naturali dell’Emilia Romagna). Il presente negativo è stato realizzato nel 1940 dal fotografo Primo Cascianelli (data e autore sul pergamino), molto probabilmente nella medesima sessione in cui furono fotografati Palazzo Calzolari (N_002044) e Casa Bertoni (N_002043 e N_002045): abitazioni poco distanti dalla dimora Zerbini. È interessante evidenziare che, nel fondo fotografico della Soprintendenza tutti i negativi ascrivibili a Primo Cascianelli, riguardano la documentazione del patrimonio architettonico bolognese ed emiliano (in particolare alcune campagne fotografiche nel parmense) realizzata nel 1940, forse per necessità imposte dall’imminente scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Si segnala inoltre che il pergamino della matrice in esame, indica la città di Parma come luogo della ripresa: trattasi forse di un errore di identificazione o dell’utilizzo di un pergamino di recupero
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641875
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001445
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - 105/ R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE C SCAF. VI N. 218/ 5060/ INVENT. N. 10119/ LUOGO: Parma -/ MONUMENTO:/ [Pittura a fresco in una cappella. cancellato]/ STAMPE N. [FOTOGRAFIE/ VEDI ARCHIVIO/ FOTOGRAFICO timbro inchiostro viola]/ OSSERVAZIONI fot. Cascianelli 1940 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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