figura demoniaca, mostri alati e due figure di donna
capitello
1150 - 1179
Sulla facciata principale del capitello è scolpita una figura demoniaca affiancata da due arpie. Sul fianco laterale del capitello una figura femminile sta inginiocchiata con il capo reclinato e le braccia protese, in lotta con due animali mostruosi. Sull'altro fianco una figura femminile è collocata tra un uccello e un'altra figura mostruosa
- OGGETTO capitello
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MATERIA E TECNICA
pietra/ scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Piacentino
- LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo capitello appartiene alla seconda campagna di lavori del Duomo, fissata dalla Romanini (1956) tra il 1150 e il 1179. Oltre ad alcune generiche affermazioni del Porter, già il De Francovich aveva notato come "procedendo lungo le navate verso il coro, la qualità dei capitelli sempre più si appesantisce". La Cochetti Pratesi mette invece l'accento sul fatto che in questa fase costruttiva gli scultori dei capitelli della navatella meridionale abbiano gli occhi puntati sul Duomo di Modena (seconda metopa nord e prima antefissa a sud e seconda nord) dal quale desumono precise connotazioni stilistiche come "nel modulo sinuoso dell'immagine, inguainata... in vesti leggere, percorse da solchi nervosi, nel tipo fisionomico, nelle palpebre abbassate, nella foggia dei capitelli leggermente striati". Più di recente la Cochetti Pratesi ha ipotizzato che l'artista dei capitelli della navatella meridionale potesse essere lo stesso che realizzò le quattro lastre per la scalinata di accesso alla cripta. La Carino osserva giustamente come in alcuni capitelli della navata laterale destra (sud) si ripetano alcune formule tipologiche costanti come nella raffigurazione del demonio (D. Carino, "Traccia di un catalogo della scultura della cattedrale di Piacenza. Secc. XII-XIII", Tesi di laurea dell'Università di Pavia, a.a. 1978, p. 60). Lomartire pone l'accento sulle strette affinità che è possibile riscontrare con i rilievi degli artieri della navata maggiore. Sembra comunque che il termine di paragone sia più pregnante sia costituito dai rilievi modenesi. E' come se le maestranze della cosiddetta "scuola di Piacenza" inizino a servisi di un patrimonio decorattivo ormai proprio ed acquisito ed i rimandi con la grande scultura decorativa d'Oltralpe, assai forti invece con i capitelli della prima fase, sia più generica. C'è da notare infine come dal rilievo con la figura demoniaca centrale siano stati tratti, durante i lavori di restauro ottocentesco, dei calchi in gesso oggi conservati presso l'Istituto d'Arte Gazzola (Cassanelli)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267958
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0