Villa della Torre Valsassina, con pertinenze e cappella gentilizia

Remanzacco, XVII - XVIII

L’edificio padronale è composto da un corpo centrale, a pianta rettangolare su tre livelli, ai lati del quale si aprono due ali più basse. La facciata verso il paese è caratterizzata da un elegante portale arcuato con conci bugnati, ai lati del quale si dispongono in maniera regolare le aperture, quadrate e di piccole dimensioni al piano terra, rettangolari con cornici in pietra in aggetto ai livelli superiori. La copertura è in legno, con manto in coppi. Ai fianchi della villa sono disposti gli ingressi carrai, due portali con arco a tutto sesto, incorniciati da una fascia con conci irregolari e tre pinnacoli in sommità. La facciata rivolta verso il giardino interno può essere considerata la principale, sia per le forme architettoniche arricchite da una scenografica scalinata a più rampe in pietra con balaustrini e statue di coronamento, sia per la disposizione degli edifici annessi. Al piano terra le piccole finestrelle quadrate presenti nel prospetto fronte strada, sono qui sostituite da un portico chiuso con colonne ed archi a tutto sesto. La disposizione planimetrica interna riprende la tipologia veneta con salone centrale passante ai cui lati si trovano le stanze minori, a loro volta poste in infilata lungo le ali. Molto ricca la decorazione pittorica di tre stanze interne; nel salone centrale è presente un affresco che raffigura la "Caduta di Fetonte" inserito in un ricco apparato di stucchi e cornici, mentre nel salotto è affrescata "La gloria della famiglia Torre". Il complesso edilizio è completato da altri edifici che creano una corte chiusa, le cui estremità sono occupate da due eleganti torrette belvedere con loggiato, quali barchesse, annessi rustici e abitazioni per il personale. Nella corte è presente un giardino all’italiana, con al centro un pozzo in pietra in stile rococò. Verso Est è disposto un oratorio intitolato a San Luigi, re di Francia, composto da un’unica navata rettangolare, con scalinata che porta ad una sorta di pronao con colonnine. L’interno, arricchito con lesene, colonne e capitelli in stucco, conserva una tela settecentesca attribuita da più fonti a Nicolò Grassi. Sul tetto due pinnacoli e una monofora con funzione di celletta campanaria

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