Stella d'Italia

monumento ai caduti ad obelisco,
Ditta Bonifacio (attribuito)
Fine secolo XIX - prima metà XX secolo

Il monumento sorge su un terrapieno di blocchi di granito, appositamente approntato nel tornante della strada che sale al Passo Croce Domini; è sulla via del cimitero e presso la chiesa di di S. Apollonio (sec. XVII, ampliata nel 1938). Esso poggia su uno zoccolo in porfido a base quadrata. Su di esso si erge il monumento composto da lastre di marmo di Carrara. Vi è dapprima un duplice basamento. Su quello inferiore, e più largo, è applicata una lastra lavorata a bassorilievo, raffigurante un tropaion composto da: elmo mod Adrian, due armi bianche di fantasia incrociate, fronda di alloro e di quercia. Sul secondo sono applicate tre lastre: due con i nomi di caduti nel conflitto 1940-1945, e una per i morti nella guerra 1915-1918. Dopo una cornice richiamate un'ara, si sviluppa l'obelisco vero e proprio. Sulla facciata frontale vi è l'epigrafe dedicatoria, su altre due i nomi dei morti nella guerra 1915-1918. L'obelisco è coronato da un capitello, sulle 4 facciate a cimasa del quale vi sono applicate altrettante stelle d'Italia a 5 punte. Esso è sormontato da una croce di Cristo in marmo, dai bracci trilobati. I caduti nella Grande guerra sono 18; quelli nella guerra 1940-45 sono 12. Per ognuno è specificato: grado, cognome, nome, anno di nascita, data e luogo di morte. Sono in ordine alfabetico

  • OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    marmo bianco di Carrara
    PORFIDO
  • ATTRIBUZIONI Ditta Bonifacio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Via San Marco
  • INDIRIZZO Via San Marco, Bienno (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento fu inaugurato mercoledì 16 agosto 1922. Poiché le fonti non lo specificano, si ignora se in origine fosse nella medesima ubicazione di oggi o se fu oggetto di interventi in seguito, specie a riguardo delle epigrafi, le quali sono ora in caratteri applicati in bronzo, tecnica in genere adottata dopo il 1945, e che all'epoca si riscontra di rado, soprattutto in casi caratterizzati da disponibilità di risorse - Prestine non era fra questi, come testimoniano le difficoltà nel reperire i fondi. Il presidente del Comitato pro monumento era il maestro del luogo, Lorenzo Vielmi. Oratore ufficiale fu un certo prof. Carminati di Brescia, ex ufficiale combattente e prigioniero di guerra. Fra le le altre personalità intervenute, si segnala anche don Angelo Barcellandi da Brescia, già cappellano militare nel battaglione alpino "Monte Cavento", che combatté in alta Val Camonica. Fonti e bibliografia: "La Sentinella", 1922: Da Prestine. Comitato pro monumento ai Caduti, 2 giugno; Da Prestine. Inaugurazione dell monumento ai Caduti, 19 agosto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303275048
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ISCRIZIONI frontale, in alto - PRESTINE / CON ORGOGLIO / CON / RICONOSCENZA / A QUESTO MARMO / PERCHE' VADANO / BENEDETTI / - GLORIOSI / AI POSTERI / I NOMI / DEI SUOI FIGLI / MORTI / PER LA GRANDEZZA / D'ITALIA / GUERRA 1915 - 1918 // -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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