Tropaion
La lapide, di una certa imponenza, è murata nella facciata di un edificio d'epoca, oggi adibito a sola sede delle scuole elementari. Ha forma di rettangolo, poggiante sul lato più lungo. Il lato superiore, fregiato da una cornice e da un decoro di fantasia inciso nel marmo, presenta nel mezzo una cimasa, destinata ad accogliere l'epigrafe dedicatoria, sotto la quale stanno 2 bronzee Croci di Cristo. La superficie della lapide è così ripartita. Nel mezzo è applicata una statua in bronzo raffigurante l'allegoria della Patria (potrebbe anche rappresentare la Vittoria), la testa della quale è cinta da un elmo Adrian e con le braccia aperte a croce. Nella mano destra impugna una fronda d'alloro, in quella sinistra una fronda di quercia. Le 2 braccia sovrastano l'elenco dei morti nella Grande guerra. La figura femminile calpesta un'aquila bicipite, simbolo del vinto impero austro-ungarico, scolpita nel marmo. Quest'ultima scultura poggia su una mensola a cui sono stati applicati 2 scudi in bronzo riproducenti l'emblema di Casa Savoia e lo stemma del fu Comune di Porzano. La parte bassa della lapide è stata anche abbellita da un tropaion, scolpito ad altorilievo dietro la statua e composto da: 2 bandiere con asta, un fucile modello 1891 con baionetta inastata, la canna (stilizzata e sproporzionata) di un cannone di quelli in uso nel secolo XIX. In seguito furono applicate 2 lapidi, più piccole e assai semplici, nei 2 spazi speculari alla mensola con gli scudi bronzei. Per i 10 morti nella Grande guerra sono specificati: cognome, nome, circostanza e data di morte. Per i 12 deceduti nel conflitto 1940-1945, divisi per circostanza di morte, invece, si precisa: cognome, nome, anno di nascita e anno di morte. Alla mensola inferiore, fu applicata una lampada votiva in bronzo, a funzionamento elettrico
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
-
MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
marmo botticino
-
ATTRIBUZIONI
Ditta Bonifacio (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Via Vittorio Veneto
- INDIRIZZO Via Vittorio Veneto, Leno (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide fu inaugurata domenica 18 dicembre 1921. L'edificio sulla quale fu murata, al tempo, ospitava il municipio (Porzano fu Comune autonomo fino al 1927). Oratore ufficiale fu l'avv. Francesco Paris, attivista del Partito Popolare Italiano. Il cronista asseriva che la statua sulla lapide del Bonifacio rappresentasse l'Italia. In tempi abbastanza recenti, la lapide è stata contornata da un evidente, e abbastanza invasivo, sistema di illuminazione elettrica, forse poco opportuno, inestetico e influente sull'impatto scenico del manufatto, che ha nella ieratica figura femminile il suo punto focale. Fonti e bibliografia: Porzano eterna nel marmo il ricordo ai gloriosi caduti, "Il Cittadino di Brescia", 21-12-1921
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274939
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI lapide grande, in alto, al centro - DI FRONDE DI QUERCIA E D'ALLORO / LA GLORIA INTESSE CORONE / O PORZANO A' TUOI FIGLI / CADUTI PER L'UNITA' DELLA PATRIA / ESEMPIO INDIMENTICABILE // - capitale - a caratteri applicati in bronzo - italiano
- STEMMI mensola inferiore, a destra - civile - Stemma - Stemma del fu Comune di Porzano - Scudo, sormontato da una corona turrita, in cui compare una pianta ad alto fusto, d'innanzi alla quale è un bue. Al di sotto, il cartiglio con il motto "FIDES"
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0