tubo elettronico a raggio filiforme con bobine di helmoltz

ca 1955 - ca 1955

Questo apparato è montato su una base in legno ed è costituito da due parti: un tubo a raggio filiforme connesso ad una scatola di collegamento fissata sulla base stessa, e due bobine di Helmoltz per la produzione di un campo magnetico omogeneo per la determinazione di e/m. Il tubo è inserito in due fori passanti, rivestiti in feltro, presenti su due sostegni verticali in legno fissati alla base e le bobine sono fissate con delle piastrine metalliche alla stessa base.||Il tubo a raggio filiforme è costituito da un tubo sferico in vetro, riempito di idrogeno, con cannone elettronico costituito da catodo ad ossidi riscaldato indirettamente, cilindro di Wehnelt e anodo. La pressione all'interno del tubo è regolata in modo tale che il raggio elettronico prodotto dal sistema resti sotto forma di nitido fascio per tutta la sua lunghezza (con tensione anodica di 200-300V). E' inoltre presente una coppia di placche per la deviazione elettrostatica del raggio. I collegamenti degli elettrodi, del cilindro di Wehnelt , del filamento e delle placche di deviazione sono raccolti nello zoccolo a 6 poli del tubo. Un cavo multiplo con spina a 6 poli, connette il tubo alla scatola di collegamento che contiene anche le resistenze di protezione per la limitazione della corrente d'emissione. ||Sulla scatola di collegamento sono inserite 5 coppie di boccole per i collegamenti elettrici. Una per il catodo, una per il riscaldamento del filamento, una per il cilindro di Wehnelt, una per l'anodo, una per le placche di deviazione.||Le bobine di Helmoltz sono costituite da due singole bobine ognuna di 130 spire, avvolte su due anelli di raggio 150mm e posti parallelamente, alla distanza di 150mm. Esse sono caricabili fino a ca. 5A. Sotto alla base in legno sono fissati due fili elettrici di collegamento

  • OGGETTO tubo elettronico a raggio filiforme con bobine di helmoltz
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    VETRO
    Rame
    METALLO
    PLASTICA
    feltro
  • MISURE Altezza: 35 cm
    Lunghezza: 50 cm
    Larghezza: 25 cm
  • CLASSIFICAZIONE laboratorio
    Fisica sperimentale
    didattica
    Helmoltz
    rapporto e/m
    fisica
    Fisica Moderna
    elettricità e magnetismo
  • ATTRIBUZIONI E. Leybold's Nachfolger Ag (1870/ 1967): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano.||L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente.||Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti.||Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale.||Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica.||I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori.||Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti.||Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china.||I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione.||Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali.||Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione.||Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario.||Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634232
  • NUMERO D'INVENTARIO 4026
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI vicino alle boccole - Magnetfeld||Heizung||Wehneltsp.||Anodensp.||Ablenkpl - maiuscolo/ minuscolo - a incisione - DEU
  • STEMMI sul sostegno del tubo - commerciale - Marchio - E. Leybold's Nachfolger AG - scritta LEYBOLD con la parte alta della lettera L racchiusa in una circonferenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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