apparecchio di kröncke per la dimostrazione della legge di boyle-mariotte

ca 1958 - ca 1958

Lo strumento è montato su un basamento in legno, ed è costituito da un tubo in vetro calibrato contenente una sfera esattamente adattata, che intercetta il volume da misurare. Il tubo è posizionato in orizzontale e dietro, sul basamento, è fissata una riga graduata rossa e nera, con divisioni in dm, cm, mm. La pressione può essere regolata, tra 0 e 2 atmosfere, mediante una valvola a spillo ed essere letta sulla scala circolare di un manometro (con tacche ogni 0,05 atm e indicazioni numeriche ogni 0,5 atm). L'apertura della valvola è regolata tramite una manopola posta sotto al manometro. L'aria viene convogliata nel dispositivo attraverso un portagomma, situato prima della valvola, nel quale si inserisce un tubo flessibile a parete spessa in gomma (accessorio non presente) collegato ad una pompa aspirante e premente (accessorio non presente)

  • OGGETTO apparecchio di kröncke per la dimostrazione della legge di boyle-mariotte
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
    LEGNO
    METALLO
    VETRO
  • MISURE Altezza: 30 cm
    Lunghezza: 54 cm
    Larghezza: 17 cm
  • CLASSIFICAZIONE laboratorio
    didattica
    Boyle-Mariotte
    Fisica sperimentale
    fisica
    termologia
  • ATTRIBUZIONI E. Leybold's Nachfolger Ag (1870/ 1967): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano.||L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente.||Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti.||Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale.||Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica.||I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori.||Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti.||Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china.||I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione.||Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali.||Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione.||Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario.||Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634135
  • NUMERO D'INVENTARIO 4039
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI sul quadrante del manometro - MUSEO SCIENZA||4039||MILANO - maiuscolo/ minuscolo/ numeri - a incisione e stampa su targhetta in metallo blu -
  • STEMMI sulla base in legno - commerciale - Marchio - E. Leybold's Nachfolger AG - scritta LEYBOLD con la parte alta della lettera L racchiusa in una circonferenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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