busto ritratto di Costanzo Porta

scultura, 1861 - 1861

Il busto della benefattore è collocato nel primo intercolumnio del lato nord. Sopra la lapide decorata da cornicette e baccellature è una specchiatura marmorea impreziosita da due rosette laterali che rilega la mensola su cui è appoggiato il busto ricordo definendo un insieme unitario. La scultura completata solo anteriormente è condotta con un modellato disteso e il chiaroscuro è accentrato nella zona del collo sotto il capo introdotto da una rousce di pizzo. La resa dei tratti somatici e dell'espressività è giocata su sottili passaggi di ombre che ammorbidiscono l'espressione severa

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo di Carrara/ scultura
  • MISURE Profondità: 30 cm
    Altezza: 98 cm
    Larghezza: 60 cm
  • ATTRIBUZIONI Dini Giuseppe (1820/ 1890): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
  • INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche a Costanzo Porta che lasciò in eredità all'Ospedale il podere di Landiona l'Amministrazione eresse un busto marmoreo quale tangibile segno di pubblica riconoscenza, in adempimento alla delibera del 18-05-1848 (cfr. G. B. MORANDI, S. FERRARA, L'Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Memorie Storiche, Novara 1907, p. 78 e 103). L'esecuzione del busto venne affidata a Giuseppe Dini che la consegnò all'Ente nel 1861 (La Vedetta, Novara anno III, 17 gennaio 1861). La presenza di questo artista fra gli scultori che operarono per la realizzazione del Panthon cittadino nel cortile dell'Ospedale novarese è da rintracciarsi nel legame che egli aveva mantenuto con la città e con il Collegio Caccia. Grazie infatti a questa istituzione benefica che elargiva sussidi a giovani studenti, il Dini potè completare la propria preparazione frequentando i corsi dell'Accademia Albertina negli anni 1844/ 45, 1845/ 46 (?) e 1846/ 47, dopo le prime esperienze scolastiche effettuate presso l'Istituto civico novarese d'Arte e Mestieri Bellini (ASN, f. ANCC, c. 11). Lo scultore fu attivo in Piemonte e la sua cultura fu dipendente dai modelli culturali di Roma, città nella quale il Dini aveva conseguito il perfezionamento (AA. VV., Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna, Torino 1980 pp. 710-711). L'impostazione accademica del Dini, scultore spesso interpellato dall'Amministrazione municipale di Novara per l'esecuzione di opere celebrative fra le quali si citano: busto di Giuseppe Ponzani e il Monumento al Conte Cavour nell'omonima piazza urbana. La scultura presenta infatti caratteri plastici simili a quelli riscontrabili nelle opere eseguite dall'Argenti artista della generazione precedente e quindi più dipendente da un ambito culturale di tipo neoclassico e lombardo (DELL'OMO ROSSINI M., Uno scultore dell' 800 per novarese: Giuseppe Argenti, in "Novarien", n. 14. 1984, p. 192-206). La particolare destinazione gratulatoria rendeva inoltre più difficile una rappresentazione intimistica dei personaggi che dovevano essere sempre realizzati come "modelli" proponendo così anche un ambito locale la diffusione di un concetto celebrativo che trova una risposta precoce e colta nella realizzazione dei busto collocati nel Pantheon romano dal Canova a partire dal 1809 e questa difficoltà di conciliare il tono aulico delle sculture con la resa dei ritratti attendibili è notata anche dall'anonimo cronista ottocentesco: "Gli artisti avevano a lottare con il dovere del ritrattista e l'arte. Le fisionomie sono talora insignificanti, il vestire restio e allora...Notabile una certa finezza nel volto del Porta" (La Vedetta, Novara, anno III, 17 gennaio 1861)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039412
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sulla lapide - COSTANZO PORTA/ NATO DI NOBILE FAMIGLIA/ LE AGGIUNSE LA NOBILTA'/ DEL BENEFICIO/ E LEGO' A QUESTO PIO LUOGO/ IL PODERE DI LANDIONA/ A CIO' FOSSERO RICOVERATI I CRONICI INDIGENTI/ ED ALTRE PIE LARGIZIONI/ SI FACESSERO/ A. MDCCCXXXIX - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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