meil, opera isolata - manifattura italiana, Ambito ebraico (XVIII)

meil, 1710 - 1715

Il meil è formato da due teli a tutta altezza (53 cm ciascuno) su cui sono verificabili le cimosse. La parte inferiore, sagomata a festone, la giuntura dei due teli sulla parte anteriore, la calotta e i fiori per il passaggio dei rotoli sono ornati da gallone tessuto e da frangia in argento filato. La fodera è costituita da sette teli di gros de Tours moiré. Disegno: il disegno è leggibile con difficoltà a causa dell'arricciatura nella parte superiore e della presenza degli alti galloni. Il motivo decorativo è costituito verosimilmente dallo snodarsi di motivi di grosse infiorescenze, rivolte verso destra alternativamente verso l'alto e verso il basso. I motivi sono separati da piccoli tralci fioriti e da motivi fantasia, infiorescenza, piccoli ventagli, conchiglie. Rapporto di disegno: 49 x 26.5 cm. Orditi: uno di fondo in seta azzurra, 64 fili/ cm, uno di legatura in seta avorio, 32 fili/ cm. Proporzioni: un filo di legatura per ogni filo di fondo. Trame: una di fondo in seta azzurra, 24 colpi/ cm, una di fondo in seta blu, 24 colpi/ cm, una lanciata in seta avorio, 24 colpi/ cm, una broccata in oro filato (doppia), 48 colpi/ cm, una broccata in oro riccio su anima in seta avorio, 48 colpi/ cm. Proporzioni: un colpo di ciascuna delle due trame di fondo per un colpo di tutte le trame supplementari. Costruzione tecnica: il damasco è formato dall'accostamento delle due armature di raso da 7 faccia catena e natté realizzati da un ordito in seta azzurra e da due trame di fondo in seta blu e azzurra alternate ad ogni apertura di passo. Il natté è ottenuto facendo lavorare accostati due ordini che legano contemporaneamente le due trame di fondo blu e azzurro. Una trama lanciata avorio è inserita ogni due colpi di trama e funge da trama di accompagnamento per le trame broccate doppie, in argento filato, fermate da un ordito supplementare di legatura avorio in diagonale 3 lega 1 direzione S. Lo stesso ordito avorio lega sempre in diagonale 3 lega 1 direzione S, le trame broccate in argento riccio ritorto su anima di seta avorio. La trama lanciata, quando non slega sul dritto, è legata in taffetas dall'ordito supplementare avorio e dall'ordito di fondo azzurro in diagonale sul rovescio. Cimosse, rigate azzurro. Frange in filo d'oro ritorto su anima di seta avorio. Alto gallone in filo dorato su anima di seta sagomato a festone e ornato da motivi ondulanti a nastro e a pizzo. Lungo i bordi è ornato dal passaggio di più fili dorati doppi. Fodera in gros de Tours moiré azzurra

  • OGGETTO meil
  • MATERIA E TECNICA seta/ raso
    seta/ taffetas
    oro/ filatura
    seta/ gros de Tours
    seta/ broccata
    SETA DAMASCATA
    seta/ marezzatura
    filo d'argento/ ricciatura
    filo d'argento/ ritorto
    filo dorato/ oro riccio
    filo dorato/ ritorto
    seta/ diagonale
    seta/ lanciata
    filo d'argento
  • MISURE Altezza: 66 cm
    Larghezza: 108 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Ambito Ebraico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Israelitico
  • INDIRIZZO piazzetta Primo Levi, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il damasco in oggetto costituisce un esempio di tessuto bizarre, denominazione attribuita a stoffe prodotte tra la fine del XVII e i primi due decenni del XVIII secolo caratterizzate da elementi di decoro fantastici e stilizzati, con grande rapporto di disegno (cfr. D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano, 1974, p. 20). I motivi del disegno costituiti da elementi vegetali stilizzati inducono a datare il tessuto verso il 1710-1715. Thornton (P. THORNTON, The bizzarre silks, in "Burlington Magazine", agosto, 1958, pp. 265-270) ha precisato infatti che ad un primo periodo del bizarre, caratterizzato da motivi astratti o da rielaborazione di elementi mutuati dal naturalismo seicentesco da riferire ai primi due decenni del XVIII secolo, succede una fase caratterizzata da una nuova predominanza dell'aspetto naturalistico e da una nuova astrazione rispetto ai motivi di fantasia del momento precedente. La presenza di grandi motivi vegetali resi con una costante astrazione e l'impiego esclusivo dei filati metallici per le broccature, inducono a collocare il tessuto torinese tra i due momenti indicati da Thornton, nel momento in cui si produce il tessuto della pianeta aronese pubblicata da M. CUOGHI COSTANTINI (Tessuti antichi, 1982, scheda 9, pp. 152-154). Si veda C. MOSSETTI scheda 6, in AA. VV., Ebrei a Torino, catalogo della mostra, Torino, 1984, pp. 177-178
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037933
  • NUMERO D'INVENTARIO 149
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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