battesimo di Cristo

dipinto,

Al centro, su un masso emergente dall'acqua del Giordano, Gesù, inginocchiato e colle mani giunte, riceve il battesimo dal Battista, anch'esso inginocchiato e posto a sinistra. il santo ha il braccio destro allungato a versare l'acqua dalla ciotola che tiene fra le mani, mentre, nell'altra, stringe un bastone. Ai suoi piedi è inginocchiato, rivolto verso Gesù, un bambino vestito con farsetto, impreziosito da lattughe poste al collo e intorno ai polsi, e braghe. Dalla parte opposta tre angeli reggono le vesti del Cristo. La scena, parziamente riflessa sulle acque del fiume, è incorniciata da una quinta vegetale, dalla quale spicca una palma. In alto, in una raggiera di nubi, è la colomba dello Spirito Santo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Calvi Lazzaro (1502/ 1605)
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, mai entrata nel dibattito critico dell'artista, costituisce l'ultimo lavoro conbosciuto del Calvi, è invece menzionata dalla bibliografia locale ed è stata pubblicata da Manzitti (G. MERIANA, C. MANZITTI, Le valli del Lemma, dello Stura e dell'Orba, Genova 1975, p. 79). Un'altra opera del padre di Lazzaro, Agostino, eseguita per la Confraternita gaviese di S. Giacomo è documentata dal contratto del 1540, è andata perduta (F. ALIZERI, Notizie dei professori del disegno in Liguria dalle origini al secolo XVI, vol. III, Genova 1874, pp. 449-450). Essa raffigurafa S. Giacomo fra S. Giovanni Battista e S. Sebastiano, e doveva essere completata con numerose sculture lignee. Lazzaro fu soprattutto decoratore di dimore patrizie genovesi: nel Palazzo della Prefettura già Doria-Spinola (La pittura a Genova e in Liguria dagli inizi del Cenquecento, Genova 1970, p. 242, fig. 164) e nel Palazzo della Meridiana (F. CARACENI (a cura di), Il Palazzo della Meridiana, Genova 1978, p. 12, fig. 17), decorati rispettivamente nel 1543 circa e nel 1565, egli si dimostra fortemente influenzato dall'arte di Perin del Vaga, di cui, secondo il Soprani, fu allievo (R. SOPRANI, Vite de più eccellenti Pittori, Scultori e Architetti Genovesi, Genova 1674, p. 71). Non molti sono i dipinti religiosiu conosciuti, tutti risalenti all'età matura o tarda dell'artista. La Deposizine conservata nella chiesa genovese della S.ma Annunziata di Potoria, consegnata secondo Soprani nel 1577 (R. SOPRANI, 1674, p. 75); Luca Cambiano e la sua fortuna, catalogo della mostra, Genova 1956, n. 62; La pittura a Genova e in Liguria, 1970, p. 277, fig. 196) già mostra un diverso atteggiamento del pittore, in direzine di L. Colombo, ma non solo; l'affollamento delle figure e il ripiegamento delle menbra di Cristo trovano probabilmente spiegazione nel soggiorno napoletano dell'artista, compiuto, secondo soprani, intorno al 1547 (R. SOPRANI, 1674, p. 73), ma da spostarsi o replicarsi nel 1566, quando fu incaricato di decorare il palazzo di Gabriele Adorno. Lì aveva potuto studiare le opere di Marco Pinp e di Giovan Bernardo Lama. Stilisticamente e cronologicamente vicina al dipiunto di Gavi è la "Predica del Battista" al Santuario di N. S. del Monte (E. PARMA ARMANI (a cura di), Santuario di Nostra Signora del Monte, Genova 1979, p. 8, fig. 8), per la quale va sciolta ogni riserva atrtibuzinistica. Ricordi del secondo manierismo centro-italiani, e forse del Battesimo di Gesù di M. Pino nella chiesa di S. Domenico Maggiore a Napoli (G. PREVITALI, La pittura del Cinquecento a Napoli e nel vicereame, Torino 1978),sono ancora avvertibili nella posizine di Cristo nella tela di Gavi che, quasi sicuramente eseguita con la collaborazione di aiuti per l'età avanzata del pittore, cerca di adeguarsi alla più aggiornata arte di Bernardo Castello (Su Lazzaro Calvi: R. SOPRANI, 1674, pp. 71-75; U. THIEME, F. BECKER, ad vocem; A. VENTURI, Storia dell'arte italiana, vol. IX, parte V, 1932, pp. 815-817; F. CARACENI POLEGGI, LKa committenza borghese e il manierismo a Genova, in (La pittura a Genova e in Liguria dagli inizi del Cenquecento, Genova 1970, pp. 242, 277, 305-308). La tela era in origine collocata nella V campata laterale sinistra, all'altare di S. Giovanni Battista eretto da Vincenzo Torre in anni prossimi al 1591(Genova, Archivio Vescovile, Durazzo, fol 217), con cappellanei aquotidiana di Battistina Torre (Genova, Archivio Vescovile, Visita Pastorale del 1650, fol. 325r.; Visita Pastorale del 1771, fol. 471v.; Relazioni Lambruschi A-O 1820-1824, foll. 219r., 220r). Nel 1891 lo stesso altare risulta già passato alla famiglia Baciocchi di Gropello (A.REMONDINI, M. REMONDINI, Parrocchie dell'Archidiocesi di Genova, Parte II della regione XIII, Genova 1891, p. 20; (F. SARTORE, Storia popolare di Gavi Ligure, Genova 1934, p. 174). L'altare più antico fu sostituito con uno dei quattro acquistati nel 1812 presso il Municipio di Genova e provenienti dall'ex monastero di S. Teresa e dall'ex Convento della Pace della stessa città (Gavi, Archivio Parrocchiale, Dal Libro delle Deliberazioni della Fabbriceria della Chiesa Parrocchiale di Gavi, alla prima domenica di luglio e di ottobre del 1812 e al 1813/01/03; Chiesa Parrocchiale. Lavori. Conti, conto del1812/12/10). Detti altari vennero a Gavi dedicati a S. Nicolò, all'Angelo Custode, al sacro Cuore e a S. Giovanni Battista. Quest'ulktimo, visibile in alcune foto della Chiesa anteriore ai restauri degli anni Sessanmta del Novecento, conservate presso l'Archivio Parrocchiale di Gavi, è stato, in occasione dei restauri appena menzionati, smomtato e trasportato nella chiesa Parrocchiale di Tramontana. Un altare di egual foggia, forse quello dedicato al Sacro Cuore, figuarava a Gavi nella corrispondente campata della navata destra, ove conteneva la pala di S. Pietro: tale altare è stato, negli stessi anni, trasportato nella parrochiale di Bosio. CONTINUA IN CAMPO OSS
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027584
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul recto, in basso, al centro - LAZARVS/ CALVVS/ FACIEBAT/ MDLXXXXI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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