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BIOGRAFIA
Henri Le Lieure de l’Aubepin (Nantes 1831 – Roma 1914), nobile francese, è attivo a Torino come fotografo dal 1861 con la società “Fotografia Parigina”. Le Lieure arriva nella capitale sabauda qualche anno prima, intorno al 1859, al seguito dell’esercito francese; la sua “Photographie Parisienne” apre al caffè di Barnaba Panizza alla Rotonda del Giardino Pubblico dei Bastioni a Torino nel 1861. Diviene unico titolare della Società nel 1863 (precedentemente le fonti riportano “Le Lieure e Comp.”) e rimane allo stesso indirizzo sino al 1869. In seguito si trasferisce a Roma nel 1870 dove è attivo prima in piazza Mignanelli 23, vera e propria succursale dello studio torinese, e dal 1880 in via del Mortaro 19. Nel frattempo la “Fotografia Parigina” continua la propria attività a Torino dal 1870 in via della Rocca 8, luogo precedentemente occupato dall’atelier dei Fratelli Bernieri e la cui direzione è affidata ad Alessandro Pasta. Quest’ultimo dirige lo studio Le Lieure sino al 1878, anno in cui decide di mettersi in proprio. Dal 1879 Le Lieure cede studio e archivio torinese a Luigi Scanagatti che sul verso delle sue fotografie ricorderà il proprio alunnato con il fotografo francese e la conservazione delle sue negative. A Torino, come poi a Roma, Le Lieure diviene celebre come ritrattista dell’alta borghesia, dell’aristocrazia e del mondo culturale. Oltre ai ritratti - singoli e di gruppo – il fotografo predilige scene di genere, particolari avvenimenti politici, feste in maschera e quelle piccole rappresentazioni teatrali che spesso avvenivano nei salotti aristocratici. Non manca del resto in Le Lieure un interesse verso il genere della veduta, dimostrato sia dall'esecuzione nel 1866 dell'album “Turin ancien et moderne” (venti stampe fotografiche accompagnate da commenti storici di celebri studiosi) sia dall'acquisto nei primi anni Settanta di vedute stereoscopiche su vetro presso le ditte francesi “Ferrier père et fils et Soulier et Lévy” e “Lachenal & Favre”. Il fotografo francese è tra i primi in Italia ad eseguire il procedimento meccanico della fotogliptia grazie al quale è premiato con diploma di primo grado all'Esposizione di Torino del 1871. Nel 1880 acquista l’archivio fotografico del ritrattista romano Henry Zinsler e nel 1881 viene premiato con medaglia in bronzo all'Esposizione Nazionale di Milano per ritratti in costume e di gruppo. Nel 1908 abbandona la professione e cede stabilimento ed archivio al livornese Ugo Bettini il cui Fondo è oggi conservato presso il Museo di Roma e contiene quindi parte dell'archivio Le Lieure (soprattutto negativi). Il fotografo francese è inoltre noto per essere stato il primo in Italia a proiettare nel 1896 in via del Mortaro 17, in locali attigui al suo studio, il Cinema Lumière (pellicole proiettate anche a ritroso), oltre a diapositive sia stereoscopiche che non, e ad aver allestito il primo Museo Fotografico in Italia con l’esposizione di macchine, obiettivi e fototipi. Probabilmente Le Lieure era entrato in possesso di pellicole Lumière e del cinematografo grazie all'appoggio a Parigi del genero giornalista Paul Ziegler (1852-1909). Infine è da segnalare che lo stesso Le Lieure eseguì brevi cortometraggi di cui due girati a Roma: il primo nell'ottobre del 1896 al Pantheon dal titolo "Dimostrazione popolare alle LL.AA. i Principi di Napoli"; il secondo nel giugno del 1897 dal titolo "la Rivista delle truppe"