La tomba di Natale a Pescasseroli (AQ)

a cura di Omerita Ranalli, pubblicato il 06/04/2022

Paola Di Pirro, La tomba di Natale, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba di Natale, fotografia digitale

A Pescasseroli per la notte di Natale si allestisce un grande falò nel piazzale della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Questo falò, detto tomba, viene oggi preparato per iniziativa comunale, mentre in passato, fino almeno agli anni Sessanta, la sua realizzazione era dovuta all’iniziativa di squadre di ragazzi organizzate in modo spontaneo. Questo cambiamento è da ascriversi al profondo mutamento dell’assetto sociale e territoriale del paese che, storicamente legato alle attività di pastorizia, è stato segnato dalla crisi delle attività agropastorali che ha caratterizzato l’immediato secondo dopoguerra e poi ha conosciuto un notevole sviluppo del turismo montano.  Se fino agli anni Sessanta le attività pastorali – e principalmente il pastoralismo transumante – caratterizzavano ogni momento della vita del paese (ivi compresa l’organizzazione dei rituali festivi), a partire dagli anni Settanta il paese ha vissuto una generale dismissione delle attività economiche tradizionali, e dunque degli eventi rituali ad esse collegate.

 

Oggi la tomba viene realizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione Alpini, ma ciò nonostante il rituale si mantiene in funzione ed è pienamente vissuto dalle comunità.

Altri due falò, sempre detti tomba, sono allestiti nella stessa piazza in occasione della vigilia dell’Immacolata Concezione (7 dicembre) e in occasione della festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio).

Dalla documentazione raccolta emerge che il termine tomba avrebbe origine colta, e sarebbe da ricollegare alla radice etimologica di ‘tomba’ (tumulo che sporge da terra).

percorsi e approfondimenti