L'allestimento della tomba

a cura di Omerita Ranalli, pubblicato il 09/04/2022

Paola Di Pirro, La tomba di Natale accesa nel piazzale della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba di Natale accesa nel piazzale della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, fotografia digitale

La tomba appare come una struttura troncoconica, alta più di 10 metri, che viene realizzata disponendo in cerchio, a partire dal centro, alcuni strati di rami in senso longitudinale e due o tre strati in verticale, intorno a un’apertura centrale che funge da camino; si utilizza per lo più legna di quercia e di faggio. Nella parte centrale della struttura sono stati predisposti trucioli, frasche, legna secca di piccolo taglio, che hanno la funzione di avviare la combustione; oggi per l’accensione si ricorre anche a combustibili che facciano rapida presa sulla catasta.

Questo grande falò viene preparato nel piazzale della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo nelle settimane che precedono la festa dell’Immacolata (e in questo caso il falò è detto “tomba della Concetta) come pure in quelle che precedono il Natale; un falò più piccolo viene realizzato in occasione della festa di Sant’Antonio Abate. Una quantità di legna tra i 100 e i 200 quintali viene messa a disposizione dal Comune, mentre l’allestimento viene curato dal Gruppo Alpini di Pescasseroli.

La tomba viene accesa prima dell’ora di cena; mentre nel falò dell’Immacolata i gruppi familiari e di amici restano in festa attorno al fuoco acceso, la sera di Natale dopo l’accensione si torna a casa per il cenone, e poi si raggiunge di nuovo la tomba in gruppo per la messa di mezzanotte e si resta fino a notte inoltrata attorno al fuoco. 

 

In passato la raccolta della legna veniva realizzato da gruppi di giovanissimi, tutti maschi, organizzati in squadre per gruppi di vicinato; la documentazione raccolta rileva come in tutte le case venissero lasciati da parte dei tronchi più grandi e nodosi, poi raccolti dai ragazzi, per lo più con l’aiuto di uno slittino. Fino all’inizio degli anni Sessanta il paese era abitato principalmente dalle donne, e le presenze maschili si riducevano principalmente ai più anziani o ai pochi artigiani: tutti gli uomini erano impiegati nelle attività pastorali e restavano a lungo fuori dal paese.

Paola Di Pirro, La tomba di Natale, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba di Natale, fotografia digitale

Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale

Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale

Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale

Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba della Concetta, fotografia digitale

Paola Di Pirro, La tomba di Sant’Antonio, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba di Sant’Antonio, fotografia digitale

Paola Di Pirro, La tomba di Sant’Antonio , fotografia digitale Su gentile concessione dell'autrice dell'immagine
Paola Di Pirro, La tomba di Sant’Antonio , fotografia digitale

Bibliografia

Anna Tranquilla Neri, Feste tradizionali a Pescasseroli, Sulmona, 2002