bicchiere (forma I D (Mazzeo Saracino, Atlante delle forme ceramiche, vol. II))

40 a.C. - 99 d.C.

Bicchiere troncoconico (forma a campana) con orlo a pareti leggermente convesse sottolineato da una scanalatura incisa, al di sotto una fascia liscia delimitata, in basso, da una scanalatura incisa, mentre il resto del corpo ha una decorazione a matrice con motivi vegetali, piccolo piede ad anello con fondo appena concavo e distinto all’esterno da una scanalatura incisa. La fascia decorata è costituita, dall'alto, da due motivi lineari, uno ad ovuli, l'altro a triangoli o punte di freccia, la zona in basso è suddivisa in triangoli equilateri con lati a fascette lisce: dal vertice alto di ciascun triangolo parte un cespo di foglie con, al centro, spiga di grano, in verticale, mentre, ai lati, sono due palmette a tre lobi, poste orizzontalmente, all'interno di ciascun triangolo è un lungo pendente tripartito e con appendici latelari, a metà della base di ciascun triangolo è una rosetta a sette petali. Negli spazi, lasciati vuoti, tra un triangolo e l'altro è, in alto, una pelta, in basso, una foglia d'acanto allungata, posta verticalmente, la quale si appoggia a due cerchietti concentrici che delimitano i vertici laterali dei triangoli. L'argilla è di colore camoscio rosato, la vernice è rosso-scuro, opaca, un pò diluita. Questo tipo di bicchiere appartiene al gruppo denominato dallo Stenico protobargateo. E il tipo di decorazione è comune a più officine: Cornelius, Bargathes, Vibienus e Ateius.

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