urna/ fronte (urna cineraria)

duello fra Eteocle e Polinice, ca. 149 a.C. - ca. 125 a.C.

La scena è raffigurata sulla fronte ad altorilievo, delimitata in alto da una cornice formata da un listello con ovoli e un attico sostenuto da dieci mensole decorate sulla fronte da aquile con le ali semispiegate, mentre negli intervalli sono rappresentate teste di Gorgone alternate a rosette;in basso invece è ornata da uno zoccolo delimitato da due file di perline e formato da sei pilastrini alternati a sei archetti perlinati entro i quali sono inserite anatrelle affrontate a due a due. La scena rappresenta due uomini in lotta, morenti. All'angolo sinistro si trova un demone alato che volge il capo verso destra e nella mano destra tiene la fiaccola rovesciata. A fianco del demone si trova il primo personaggio maschile, ferito, che è caduto a terra e si appoggia ad uno scudo circolare puntato a terra, mentre dietro lo sorregge un guerriero in tunica e corto mantello, appoggiandogli la mano destra sulla spalla. Al centro stanno una figura femminile, ammantata, in movimento, con lo sguardo rivolto verso destra e con il braccio sinistro alzato, e una figura di uomo anziano, inginocchiato, ritratto di prospetto, barbato e con una tunica a maniche lunghe e mantello, con il capo ornato da un alto copricapo con diadema, il braccio destro levato e il sinistro che sorregge le pieghe del mantello. Lo affianca un giovane servitore in tunica corta. A destra del servitore, un guerriero con uno scudo rotondo decorato, con al centro una testa di gorgone che richiama quelle della cornice. A destra, a terra, il secondo personaggio in lotta, ferito, caduto sopra lo scudo con il capo reclinato sul petto, che con entrambe le mani tiene la spada. Dietro di lui un guerriero, di cui si scorge solo il tronco, cerca di sorreggerlo. Fra i due guerrieri dietro il personaggio disteso a terra, si trova una figura maschile barbata con alto diadema. Sullo sfondo sono visibili delle mura di città.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO urna/ fronte urna cineraria
  • MATERIA E TECNICA alabastro giallino
  • MISURE Altezza: 37.5
    Spessore: 6
    Larghezza: 62
  • AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Etrusco, Produzione Di Volterra
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • LOCALIZZAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'urna è considerata di produzione volterrana, vista la materia prima utilizzata. Questo momento finale della lotta fra i fratelli è un motivo molto raro sulle urne etrusche. Soltanto Small lo interpreta come la lotta fra Turnus e Enea. Il motivo della lotta fra i fratelli Eteocle e Polinice rientra nelle storie del ciclo tebano. Per motivazioni stilistiche l'urna può essere datata intorno al II secolo a.C. L'ingresso di quest'urna al Museo Maffeiano nel 1739 da Volterra, come l'ingresso delle altre tre urne volterrane, sempre in alabastro, incassate nel muro del Pronao, è stata confermata anche da alcune lettere, fra le quali quelle che lo stesso Maffei scambiò con il cavalier Mario Maffei (ora conservate nell'Autografoteca Piancastelli di Forlì), pubblicate da Marchi G. P. (1985), in cui richiedeva in dono per il Museo veronese alcune urne etrusche.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C023091
  • ENTE SCHEDATORE C023091
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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