L'ottante di Dollond presenta nel segmento circolare periferico una graduazione in novanta parti, ognuna delle quali suddivisa in tre, eseguita in avorio e a un'estremità della scala è situato un nonio segnato in avorio, che serve a suddividere ulteriormente la graduazione in venti parti. Sull'altra estremità è fissato con una vite il grande specchio; due specchi più piccoli, in direzione tra loro ortogonale, sono fissati al lato di uno dei raggi dell'intelaiatura, vicino ai tre vetri colorati di diversa gradazione. Due pinnule metalliche perforate servono da traguardo. La firma è "Dollond, London". Lo strumento è alloggiato in una custodia in legno, sagomata, probabilmente originale

  • OGGETTO ottante
  • MISURE Misura del bene culturale 0800688207: 44 cm
  • ATTRIBUZIONI Dollond, Peter (1730–1820)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Specola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Poggi
  • INDIRIZZO Via Zamboni 33, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ottante, strumento indispensabile per la determinazione del punto nave in mare, è così chiamato perché il suo settore consiste di un'ottava parte del circolo, cioè di quarantacinque gradi. L'ottante a riflessione fu introdotto da John Hadley (1682-1744) nel 1731, anche se il merito va diviso, secondo alcuni, con il colono americano, vetraio e idraulico di Filadelfia, Thomas Godfrey (1704-1749). Costituì, grazie all'adozione degli specchi, una vera e propria innovazione rispetto alla balestriglia e al back-staff (o quadrante di Davis). La novità consistette nel far riflettere l'immagine del Sole da due specchi successivi, prima che giungesse all'occhio dell'osservatore. Questi riesce, così, a vedere contemporaneamente sullo specchio fisso sia l'orizzonte, che l'immagine riflessa due volte del Sole. Era quindi possibile mantenere all'orizzonte, nonostante i movimenti della nave, un astro che vi fosse stato portato mediante riflessione, eliminando in questo modo le cause dell'imprecisione dei rilevamenti eseguiti in mare, con strumenti come astrolabi nautici o quadranti. Verso la fine del Settecento l'ottante fu sostituito dal più accurato sestante, ma, per la sua economicità, restò in uso fino agli inizi di questo secolo. Nella prima metà dell'Ottocento ottanti in ottone sostituirono quelli in ebano e, dopo il 1850, gli strumenti in metallo monopolizzarono il mercato. Sui modelli economici si usavano talora scale in legno di bosso, ma in genere le scale graduate erano incise su avorio e ottone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800688207
  • NUMERO D'INVENTARIO 31
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI ottante -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Dollond, Peter (1730–1820)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1787 - 1787

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'