Mezzo cannone da 27 lib. Granduc. di Urbino

XVI sec ultimo quarto

Si tratta del primo di due Mezzi cannoni da 27 libbre moderni rinforzati identici del Granducato di Urbino risalenti al 1565 in bronzo fonti a corredo. Le stesse riportano: il nome dl Gettatore (Fonditore) Anibale BORGOGNON “Calibro locale 27 libbre urbinate (da 30 nominali peso metrico kg 8.785 Diametro palla mm 133,6 Lunghezza dell’anima o canna mm 2710 (D. 140) (in calibri o bocche N° 19/5/14 citazione non chiara) Diametro orecchioni mm120; Lunghezza dal plinto di culatta alla bocca mm 2825; Lunghezza totale della bocca da fuoco mm 3145 Portata palla di ferro kg 8,785 Il fondo dell’anima è un segnato sferico. Si tratta di due bocche da fuoco del tutto identiche per forma e dimensioni “appartengono al secondo genere di artiglieria giusta la classificazione adoperata dai trattatisti del Cinquecento che comprendeva i cannoni da batteria. Si compongono di tre tronchi di cono riuniti fra loro e compiuti da semplici e belle modanature ben sagomate.” Il reperto è accompagnato in questo caso (per adesso isolato), da schede di corredo storiche contenenti informazioni molto interessanti sotto il profilo storico-filologico, sia di sintassi e teminologie colme di vetustà, ma anche riportare pedissequamente dai trascrittori anonimi probabilmente tra gli anni Cinquanta e Ottanta del Novecento; che vale però la pena riportare, virgolettate, nei vari riquadri della presente scheda di catalogo. Nel corredo cartaceo vengono riportate anche alcune informazioni storico cronologiche

  • OGGETTO Mezzo cannone da 27 lib. Granduc. di Urbino
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • MISURE Profondità: / mm
    Diametro: 133.6 mm
    Altezza: 3145 mm
  • CLASSIFICAZIONE bocca da fuoco
    armamento antico
  • AMBITO CULTURALE Granducato Di Urbino
  • ATTRIBUZIONI Anibale Borgognon (officina): fonditore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE fondo di Artiglieria storica
  • LOCALIZZAZIONE Museo storico nazionale d'Atiglieria
  • INDIRIZZO Deposito museale c/o caserma AMIONE c.so lecce 10 Torino, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE NOTIZIE STORICHE Par utile in questa sede annotare in virgolettato le notizie storiche riportate dalle schede di corredo (p.2-3) che apportano una serie di interessanti informazioni filologiche: “Relativamente a Guidobaldo II° Duca di Urbino le notizie che faranno seguito alla descrizione delle due mezze colubrine, antiche, anno 1541 sotto il nr 44 37P - 45 38P (numerazione inventariale in auge dalla metà degli anni Trenta del XX sec. e ricollegata ai nr. 47a - 47b riconducibili alle fonti originali della fine del XIX sec. ovvero i Registri di introduzione del 1895 detenuti nell’Archivio storico del Museo storico nazionale d’Artiglieria di Torino. Tali fonti elencano il dettaglio dei reperti entrati a far parte delle collezioni presumibilmente a partire dal 1845 (ndr). “Si aggiunga che Guidobaldo II fu insignito del Toson d’oro da Filippo II re di Spagna di cui era capitano generale nel reame di Napoli nel 1562 (informazione di merito che trova riscontro nelle fonti es: “4 dic. 1558, ..carica (..) di capitano generale delle genti d'arme napoletane comportante una compagnia di questo nel Regno e una di "celate" nel Ducato.” https://www.treccani.it/enciclopedia/guidubaldo-ii-della-rovere-duca-di-urbino_%28Dizionario-Biografico%29/ (ndr) e poco innanzi lo stesso anno era stato creato Cavaliere della milizia da Papa Pio IV “(le notizie sopra riportate vanno recepite nell’ambito di una più ampia e articolata ricerca storico-filologica e archivistica, che non trova spazio in questa sede, ndr). IL COSTRUTTORE Per quanto attiene questo celebre costruttore (tralasciando per intero le notizie biografico, ossia rimandando ad un altra ricerca), si trascrive letteralmente nella presente quanto ci viene riportato, anche in questo caso, nella scheda storica di corredo. Sebbene le notizie sotto riportate abbiano grande rilevanza storico-filologica, si deve sempre tenere in giusto conto che talune informazioni qui riportate integralmente in virgolettato, sono state copiate pedissequamente da parte di chi, nel Museo nella seconda metà del Novecento, trascrisse le le schede inventariali, omettendo, travisando oppure riportando palesi errori come per esempio l'annotazione della data errata in testa alla scheda (1565 anzichè 1541). Inoltre come si avrà modo di notare il filo del discorso non è sempre lineare, talché potrebbe anche lasciar intendere il mal riporto da fonti storiche. Per quanto sopra dunque, tutte le informazioni dovranno essere sempre oggetto di subordinazione alla ricerca storico-critica delle fonti. Ciò detto le notizie qui riportate forniscono un notevole spaccato storico e trovano tutt’una serie di attendibilità biografiche, cronologiche, di grande interesse come ad esempio quelle di carattere pecuniario. Per la ricerca interessantissimo è anche l’appunto di un grave incidente, una deflagrazione che produsse il decesso di alcune persone (visitatori). Schede di corredo (p.3) “Annibale Borgognone era maestro gettatore d’Artiglieria dei duchi di Ferrara Ercole II ed Alfonso II (Ercole II d’Este 1508-1559 a cui successe Alfonso II d’Este Duca di Ferrara, Modena e Reggio 1533-1597 (ndr). “Nello archivio Estense conservato in Modena si hanno le prime notizie di questo Borgognone nel 1550, nel quale anno gli furono pagati in due volte 7 ducati d’oro in conto di 5 pezzi d’Artiglieria da porsi sopra una barca che il duca Ercole mandava in dono al cardinale di Trento (Mondruzzi)”, (Cristoforo Madruzzo 1512-1578, fu cardinale e vescovo-principe di Trento, ndr). “Il memoriale della munizione registra (anno 1554) la spesa della carta data al M° Annibale Borgognone per fare disegni di girifalchi cioè con un arma ducale, per il sig. Principe (Alfonso poi Duca) che vuol mandarli in Francia. Nel 1552 si trovano pagate L. 2,10 a M° Rigo Tedesco intagliatore per aver fatto e rifatto un delfino ad intagli con fogliami per mettere su la forma dell’Artiglieria, il quale è fatto di tutto tondo” (vedesi a riguardo descrizione dei medaglioni, ndr). “Nell’anno ridetto 1554 rilevasi dal libro di entrata e di uscita del Cardinale Ippolito d’Este (il Cardinale 1479-1520, fu il terzogenito di Ercole I e di Eleonora d’Aragona, ndr) in Siena un fatto molto onorevole per il Borgognone. Il 18 gennaio si notano pagati scudi 18 in Ferrara M° Annibale Alemanno M° di artiglieria per la sua spesa del viaggio da Ferrara a qui (Siena) e ritornare a Ferrara dove era venuto per far mercato colla signora di Siena (*), per l’Artiglieria che lui a da gettare per servizio del re. E il 2 marzo a M° Annibale Borgognone poi M° artiglieria scudi 40 pagatigli a dì passati per andare a Siena a gettare artiglieria per servizio del re di Francia (con ogni probabilità il riferimento è a Francesco II Re di Francia (1544-1560, ndr) e della repubblica di Siena. Il M° non si partì mai dal servizio dei duchi di Ferrara. Fu molto malconcio dall’accensione improvvisa della carica di un cannone quando egli volendone mostrare l’anima per farne ammirare il lavoro ad alcuni forestieri, vi introdusse una candela accesa. In quella circostanza morì qualcuno dei visitatori e un Camillo da Urbino* maestro di maioliche e gettatore. Certo e che nel 1571 il Borgognone era già morto, trovandosi memoria che in quell’anno la sua casa era abitata dagli eredi di lui." (Questo evento funesto e paradossale di cui narrano le fonti andrebbe approfondito, ndr). * Signora di Siena: personaggio di cui le schede di corredo riportano nome. Che si trattasse di Lucrezia da Siena attrice italiana vissuta nel XVI sec. o meno sarebbe eventualmente da stabilire, come anche che relazione ci fosse, in tal caso, tra lei e il Borgognone; * Camillo da Urbino maestro di maioliche, con ogni probabilità si tratterebbe del figlio di Guido Durantino (da Casteldurante), maestro d’arte vissuto nell’urbinate nel XVI sec. Alcune notizie si trovano negli scritti del celebre Angelo Angelucci e, tra le altre alcune reperibili immediatamente nel dizionario biografico Treccani all’indirizzo https://www.treccani.it/enciclopedia/annibale-borgognoni_(Dizionario-Biografico)/. A proposito dell’ Angelucci nell’ultima parte delle note riportate sulle schede a corredo al reperto in questione (p4-5), si nota in maiuscoletto la scritta: NOTIZIE FAVORITE DAL M° CAMPORI DI MODENA AL COMP. ANGELUCCI (Si tratterebbe dello storico dell’arte Giuseppe Campori il quale fu - Bibliofilo ed erudito (Modena 1821 - ivi 1887), autore di notevoli studî sulla corte degli Estensi, su R. Montecuccoli, sugli artisti ferraresi, fu appassionato raccoglitore di codici autografi e di opere d'arte https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-campori_(Dizionario-Biografico)/ l’altro riferimento biografico è relativo ad Angelo Angelucci 1816-1891, archeologo e storico iniziatore del Museo d’Artiglieria). “Può essere che questi due mezzi cannoni fossero stati donati a Guidobaldo dal Duca Alfonso II che v’ra parentela fra le due case regnanti, più tardi ristretto col matrimonio reale avventurato di Francesco Maria II figlio di Guidobaldo ed ultimo duca di Urbino e Lungia d’Este* sorella di Alfonso. Vuol si che dette bocche da fuoco fossero gettate dal Borgognone in Pesaro e non avendoli compiuti il duca di Urbino pregò quello di Ferrara che gli mandasse colà M° Annibale per ultimarli. Nell’inventario delle Artiglierie del ducato di Urbino nell’anno 1625 (anche questo per uno spunto di ricerca, ndr) sono registrate come esistenti allora. Può anche supporsi ed è cosa più probabile che il Borgognone gettasse in Ferrara quelle Artiglierie per commissioni ed a spese di Guidobaldo". Per uno spunto storico critico partendo dall’assunto che la sintassi e la morfologia del testo non è contemporanea, resta da capire come su accennato, se le trascrizioni letterali, evinte dalle schede di corredo, siano sempre o comunque riconducibili a documenti d’epoca conservati presso gli archivi di stato delle zone estensi / urbinate o meno. Tutto questo al netto di evidenti errori come ad esempio quello relativo alla consorte di Francesco Maria II ossia *Lucrezia d’Este (trascritta come Lungia) sorella di Alfonso II
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100441163
  • NUMERO D'INVENTARIO cod. angelucci 52A (R.I. 1895) cod. pregr. 45-P38
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI anello di culatta - Sull’anello di culatta (Plinto) troveremo inciso il nome del Fonditore (Gettatore) Anibale BORGOGNON F. (fecit) - Anibale BORGOGNON - maiuscolo - a rilievo - latino
  • STEMMI verso il vivo di volata - ducale - Stemma - 1 - Si tratta dello stemma ducale in auge nel periodo di Guidobaldo II Della Rovere (1514-1574)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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