Bologna - Chiesa di S. Giacomo - Finestre Absidali

positivo, (?) 1940 - (?) 1940

Entrambi i positivi sono stati collocati in una busta di carta conservazione e posti orizzontalmente entro una scatola di materiale inerte (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il nuovo inventario assegnato)

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Scultura - Rilievi - Modanature - Terrecotte
    Architettura sacra - Chiese - Finestre - Cornici
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Giacomo Maggiore
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Cascianelli, Primo (attribuito): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I due esemplari in oggetto, P_000758 e P_000759, riprendono una delle cappelle radiali del peribolo absidale di San Giacomo Maggiore, parte del complesso bolognese restaurato nel 1950 con l'integrazione delle cornici in cotto danneggiate. Seppur ad una prima ipotesi, l'immagine sembra potersi ricondurre ad una fase posteriore la fine dei lavori di recupero del paramento murario absidale, il ritrovamento del negativo delle due stampe racconta invece una differente realtà: lo scatto di Primo Cascianelli è datato al 1940, anno in cui fu attivo per la Soprintendenza ai Monumenti di Bologna. L'autore e la cronologia si estendono in maniera dubitativa ad entrambi i fototipi in esame. Di fondazione duecentesca, la basilica degli agostiniani di Bologna intotolata all’apostolo Giacomo Maggiore, divenne nel XV secolo la chiesa gentilizia dei Bentivoglio, signori della città prima del passaggio allo Stato della Chiesa. In merito agli interventi conservativi che interessarono il complesso si precisa un restauro negli anni Venti dell’Ottocento del portico bentivolesco affacciato su via Zamboni, già strada San Donato; in quell’occasione vennero alla luce le celle sepolcrali occluse sul fianco sinistro della chiesa, ma oltre alla scoperta non si procedette con ulteriori lavori (la scoperta non diede però impulso a nuovi lavori di ripristino se nel 1886 le sepolture vennero nuovamente esaminate e richiuse: soltanto nel 1962-1963 furono oggetto di un definitivo recupero; vedi Aprato 1967, p. 67). In seguito, nel 1901 l’edicoletta posta sulla cuspide di facciata, contenente la statua del santo apostolo, venne ripristinata a livello statico (Faccioli 1901, pp. 17-18). Dal principio del Novecento in avanti gli interventi s’intensificarono: 1906 demolizione del portico tardo cinquecentesco addossato alle mura del Mille verso piazza Verdi; 1914-1915 scoprimento delle cupole del coperto (rifinite da embrici e squame in cotto); 1950 restauro delle finestre delle cappelle radiali con integrazione delle ghiere in cotto e con apertura di quelle tamponate; 1953-1954 ripristino del rosone della facciata; 1962-1963, oltre al sopra citato recupero delle celle sepolcrali, fu restaurato dell’oratorio di Santa Cecilia; 1964-1966 tinteggiatura di buona parte dell’interno
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676077
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000758, P_000759
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI in entrambi i fototipi - Bologna - Chiesa di S. Giacomo - Finestre Absidali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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