BOLOGNA. S. PETRONIO

positivo, ca 1900 - ca 1909
Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio)
XIX fine/ XX inizio

Il positivo, incollato al supporto secondario (dimensioni 345x250), è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola intestata “BOLOGNA/ San Petronio 1” (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario)

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Petronio - Cappella di San Bernardino da Siena
    Architettura - Chiese - Cappelle - Altari - Vetrate
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    gelatina ai sali d'argento
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649647: 259x186 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fototipo riprende la cappella di San Bernardino della basilica di San Petronio a Bologna (undicesima e ultima della navata sinistra), prima dell'intervento di ripristino del 1909. La bibliografia consultata snocciola, tra i lavori svolti da Achille Casanova sotto la direzione di Rubbiani (all'interno del vasto progetto di recupero delle cappelle petroniane iniziato nel 1896), il rifacimento della transenna, la decorazione pittorica della zoccolatura parietale, la riapertura del perimetro originario delle finestre con la sistemazione sull'altare di un'ancona lignea contenente la statua di San Bernardino. La ripresa documenta una fase sicuramente precedente tali lavori: le cattive condizioni dell'aula e la presenza di differenti arredi lo testimoniano; si riconosce tra l'altro il dipinto posto sulla parete sinistra attribuito da Renato Roli a Cristoforo Terzi (Madonna col Bambino e San Petronio, già nella chiesa di San Giacomo Maggiore). Francesco Cavazza nel suo contributo del 1932 sui restauri petroniani descriveva così la cappella prima degli interventi: "Nel secolo XVIII si erano adornate le bifore di grandi cornici barocche […]. Sotto le finestre era poi stato collocato un quadro di poco valore entro una ancona a pilastrate di legno e dipinta, come l'altare, a finto marmo, mentre nelle pareti laterali, entro ornati a chiaro e scuro di un falso gotico, erano stati collocati da una parte un grande quadro rappresentante San Petronio [il dipinto citato attribuito a Terzi] e dall'altra un Crocifisso in legno di nessun pregio artistico" (vedi BIB, pp. 34, 36). La fotografia della cappella pubblicata in Cavazza è singolarmente prossima alla ripresa in esame - apparentemente lo stesso punto di vista dall'alto - senza mostrare però il vistoso sbilanciamento luministico generato dalle bifore nella presente stampa. Si propone una datazione del positivo al primo decennio del Novecento, mantenendo fermo l'ante quem al 1909 per la cronologia di ripresa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649647
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000541
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul supporto secondario: recto: in alto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA - BOLOGNA -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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