Bardone/ in Comune di Lesignano Palmia (Parma)/ Archivolto trilobato con sculture
Frammenti architettonici e scultorei della Pieve di Santa Maria Assunta a Bardone di Terenzo, tra il 1892 ed il 1907 (9 lastre)

negativo servizio, post 1892 - ante 1907
Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio)
XIX fine/ XX inizio

Il servizio fotografico è costituito da 9 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 7 orizzontali (da N_001362 a N_001367, N_001375) e 2 verticali (N_001361 e N_001368). Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Si segnala la presenza su tutti i fototipi di un numero d'inventario graffito sul lato emulsione. Sulle matrici N_001363 e N_001364 è stata realizzata una mascheratura con carta velina rossa sul lato emulsione. Il contrasto delle medesime due lastre è stato modificato attraverso un rinforzo al mercurio. Sui negativi sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Scultori italiani – Sec. 12-13. - Maestro di Santa Margherita
    Architettura - Elementi architettonici - Portali - Capitelli
    Uomini – Donne – Bambini - Ritratti fotografici
    Sculture romaniche - Leoni stilofori - Telamoni - Statue
    Italia - Emilia Romagna - Terenzo - Bardone - Pieve di Santa Maria Assunta
    Edifici di culto - Chiese romaniche – Sec. 11
    Scultura romanica - Rilievi - Sec. 12-13
    Arte sacra - Immagini sacre - Dipinti murali - Sec. 14
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pieve dedicata a Santa Maria Assunta, con la sua canonica, il sagrato e l’antica area cimiteriale annessa, sorge al margine nord-ovest del borgo di Bardone nel comune di Terenzo in provincia di Parma. La chiesa presenta uno schema planimetrico molto semplice, con un’unica navata coperta a capriate e la facciata a capanna. Nella seconda metà del Seicento, gli edifici medioevali di Bardone furono investiti da importanti lavori di ristrutturazione: nel caso della chiesa furono reimpiegate le sculture antelamiche provenienti dallo scomposto ambone romanico della Pieve di Fornovo. Le cappelle laterali, costruite secondo la documentazione d’archivio nel 1666-1667, erano dedicate agli Angeli Custodi, alla Beata Vergine del Monte Carmelo, ai Santi e alla fonte battesimale; mentre la terza cappella di destra fungeva da ingresso laterale. Anche nei primi decenni del XIX secolo, proseguirono gli interventi di restauro con il rifacimento nel 1803 della pavimentazione, il sopraelevamento nel 1819 di due ordini del campanile e l’intonacatura dell’esterno della chiesa, la ricostruzione tra il 1832 e il 1837 dell'altare del suffragio e l’edificazione di un secondo altare. Alla fine dell’Ottocento, sulla scia della riscoperta delle origini medioevali dell’arte italiana, venne recuperato l’assetto romanico della Pieve di Bardone. Nel corso dei lavori di restauro eseguiti nel 1887-1888 durante l’arcipretura di Don Pietro Schiappa (1882-1907), si ritrovarono numerosi pezzi erratici di scultura romanica, qui documentati da autore ignoto, nel servizio fotografico in esame (numeri d’inventario da N_001361 a N_001368 e N_001375). Il negativo N_001361 è la ripresa del portale laterale posto sul lato meridionale della Pieve, corrispondente oggigiorno all’ingresso principale. Le recenti ricerche avvalorate anche dagli ultimi restauri, dimostrano che questo portale fu in realtà, realizzato nel XVII secolo sullo stile romanico. Anche l’originalità della lunetta risulta incerta: sembra infatti provenire dal portale della facciata ovest, il cui muro svela lo spazio di una lunetta rimossa. La lastra N_001362 fotografa un archivolto trilobato della fine dell’XI-inizio XII secolo, con scene di caccia e attualmente situato a coronamento della finestra superiore centrale della facciata (si noti che nel negativo N_001367, l’archivolto è ubicato sopra la porta di un edificio in fase di demolizione). I fototipi N_001363 e N_001364 sono la documentazione dei marmi erratici, ora esposti nella navata centrale, all’interno della Pieve. I nuovi studi hanno portato a riconoscere in questi, i resti dell’ambone della Pieve di Santa Maria a Fornovo eseguito entro il primo ventennio del XIII secolo dal cosiddetto Maestro di Santa Margherita e smembrato dopo il 1578. La lastra marmorea ripresa nell’immagine N_001363 rappresenta la “Glorificazione di Santa Margherita”, mentre il bassorilievo nel negativo N_001364 raffigura la “Deposizione della Croce”. La matrice N_001365 mostra alcuni elementi architettonici e scultorei dell’originale ambone di Fornovo: tre capitelli (capitello con demoni, capitello corinzio con fiore e capitello con draghi affrontati), due telamoni di marmo dell’inizio del secolo XIII del Maestro di Santa Margherita e un leone stiloforo. La lastra N_001368 ritrae una pittura murale raffigurante “Madonna con Bambino” collocata sul muro esterno di una abitazione, sopra il passaggio ad arco del borgo di Bardone (visibile nel fototipo N_001366). L’immagine N_001375 mostra nuovamente i tre capitelli, un leone stiloforo e due delle tre cariatidi recuperate: quella a destra raffigurante San Pietro rappresentato con abito vescovile cerimoniale ed il bastone pastorale, quella a sinistra simboleggiante Santa Margherita che sorregge un capitello adibito ad acquasantiera. La presente fotografia è stata pubblicata in “Bardone: La Pieve di Santa Maria Assunta” (vedi BIB, p. 32). La didascalia dell’immagine specifica che lo scatto è avvenuto durante l’arcipretura di Don Pietro Schiappa (1882-1907): tale informazione ha permesso di datare il servizio fotografico in disamina nell’arco cronologico che va dal 1892 (anno in cui fu istituito l’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell'Emilia diretto dal neo-soprintendente Raffaele Faccioli) al 1907. Infine, la ripresa N_001367 corrisponde ad un bellissimo ritratto di fine Ottocento della comunità di Bardone composta da uomini, donne e bambini, giovani e anziani, accanto all’edificio che contiene l’archivolto trilobato documentato nella lastra N_001362. Si noti che alcune persone sono tra loro collegate dal gesto di darsi la mano o tenere la propria mano appoggiata sulla spalla dell’altro, forse a sottolineare un legame famigliare. [LE NOTIZIE STORICO-CRITICHE PROSEGUONO IN OSSERVAZIONI, PER MANCANZA DI SPAZIO]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641832
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001361 a N_001368, N_001375
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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