Chiesa della Madonna di Galliera

positivo, post 1879 - ante 1921

Il positivo, privo di supporto secondario, è stato collocato in una busta di carta conservazione e posto orizzontalmente entro una scatola intestata “BOLOGNA/ San Petronio 1” (all'interno i fototipi sono ordinati secondo il numero progressivo di inventario)

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa di Santa Maria di Galliera
    Architettura - Chiese - Facciate
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649578: 250x169 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nota per l'elegante equilibrio delle sue forme rinascimentali, nonché per la fragilità della pietra di costruzione - un'arenaria proveniente dalle cave bolognesi di Santa Margherita, fuori Porta Castiglione - la chiesa della Madonna di Galliera di Bologna venne restaurata all'inizio del Novecento, a partire dal giugno del 1904. I lavori, diretti da Ottavio Germano, funzionario dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti dell’Emilia e futuro soprintendente, vennero completati nel 1907. L’immagine in esame è certamente frutto di una ripresa che fotografa la situazione precedente a tale intervento (si confronti il servizio fotografico del 1908 eseguito ad opere terminate: NCT 0800641272); effettivamente il negativo della presente stampa, conservato presso le collezioni Genus Bononiae della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, conferma l’ipotesi. Dovuta al fotografo centese Pietro Poppi (1833-1914), la ripresa venne eseguita infatti anteriormente al 1879, secondo quanto indicato nella scheda della lastra al collodio (pubblicata on-line: http://collezioni.genusbononiae.it/products/dettaglio/14496). La realizzazione del positivo è da collocarsi dopo tale anno (quando apparve nei cataloghi a stampa del fotografo) ed il 1921, quando la ditta Fotografia dell’Emilia venne chiusa (nel 1907 dopo la cessione di Poppi dello studio fotografico, i suoi successori continuarono a ristamparne i negativi). L'aspetto più interessante del fototipo in esame è rappresentato dal timbro ad inchiostro nel verso, che riporta il nome di Corrado Ricci (1858-1934), noto storico ravennate e senatore del Regno, che istituì la prima soprintendenza d'Italia e ricoprì la carica di direttore generale delle Antichità e Belle Arti. Pare dunque molto probabile che il positivo facesse parte delle collezioni fotografiche dello studioso (si ricorda che il padre Luigi fu un celebre fotografo di Ravenna), anche se rimane da chiarire tramite quale via sia stato acquisito dall'ufficio bolognese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649578
  • NUMERO D'INVENTARIO P_000470
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul fototipo: recto - n 136.Chiesa della Madonna di Galliera. Fotog=a dell'Emilia Bologna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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