Sestola (Modena) - Chiesa/ parrocch. di Roncoscaglia/ Affreschi quattrocenteschi
Riprese dell'affresco quattrocentesco nella Chiesa di San Giovanni Battista e del bassorilievo nell'Oratorio di Santa Maria e San Rocco a Roncoscaglia, tra il 1910 ed il 1960 (6 lastre)

negativo servizio, ca 1910 - ca 1960
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

Il servizio fotografico è costituito da 6 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 5 orizzontali (da N_001508 a N_001512) e 1 verticale (N_001513). Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. L'emulsione dei fototipi da N_001508 a N_001512 è rosata. Si segnala la presenza su tutte le matrici di un'etichetta inventariale sul lato emulsione, manoscritta ad inchiostro nero

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Sestola - Roncoscaglia - Oratorio di Santa Maria e San Rocco
    Affreschi - Storie della vita di San Giovanni Battista
    Rilievi - Madonna con Bambino, San Rocco e San Sebastiano
    Italia - Emilia Romagna - Sestola - Roncoscaglia - Chiesa di San Giovanni Battista
    Arte sacra - Immagini sacre - Dipinti murali - Sec. 15
    Arte sacra - Immagini sacre - Sec. 16
    Pittori italiani - Sec. 15
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’antico borgo di Roncoscaglia, una frazione del comune di Sestola nell’Appennino della provincia modenese, sorge una chiesa intitolata a San Giovanni Battista. L’edificio sacro fu costruito sul luogo dell’antico fortilizio, in località il Castello, in posizione elevata su uno sprone roccioso alle pendici del monte Cervarola. La chiesa, consacrata nel 1517, doveva sostituire l’antica pieve di San Biagio, troppo distante dal villaggio e già all’epoca fatiscente. L’ubicazione sull’antico castello è confermata dall’analisi della struttura muraria del campanile, che risulta adattato su un avanzo di torre preesistente. Tra il portale e la prima finestra, è murata una targa datata “1462”, probabilmente riferita al compimento della torre campanaria. All’interno del santuario formato da un’unica navata, fu scoperto nel 1857 sull’intera parete a sinistra entrando dalla porta principale, un ciclo di affreschi della seconda metà del quattrocento, raffigurante le “Storie della vita di San Giovanni Battista”. Il dipinto è forse opera di un artista lombardo, con influssi locali e toscani. La vita del santo, rappresentata in dieci riquadri su due ordini (lunghezza 7 metri per 4 metri in altezza), corrisponde certamente al più importante complesso pittorico esistente nell’Appennino modenese. Il servizio fotografico in esame documenta l’immane opera pittorica, prima del suo distacco avvenuto negli anni ‘50 del Novecento, per conto della Soprintendenza ai Beni Artistici della Provincia di Modena. Il negativo N_001508 riprende le scene (da sinistra verso destra in senso orario) relative all’“Annuncio a San Zaccaria”, la “Visitazione” (o “Commiato di Maria Vergine da Santa Elisabetta”), la “Predica di San Giovanni Battista” e “San Giovanni Battista indica Cristo come l'Agnello di Dio”. La lastra N_001509 fotografa singolarmente il riquadro della “Predica di San Giovanni Battista”, mentre il fototipo N_001510 ritrae la scena “San Giovanni Battista indica Cristo come l'Agnello di Dio”. La matrice N_001511 riprende la parte inferiore dell’affresco - gravemente danneggiata dall’incuria e dall’abbandono cui era stata soggetta la chiesa nei secoli - le cui scene centrali da sinistra verso destra riguardano l’“Episodio della vita di san Giovanni Battista” e la “Decapitazione di San Giovanni Battista”. Il negativo N_001512 da sinistra verso destra, registra il riquadro della “Nascita di San Giovanni Battista” e l’“Imposizione del nome a San Giovanni Battista”. La lastra N_001513, documenta l’opera “Madonna con Bambino, San Rocco e San Sebastiano” situata presso l’oratorio seicentesco dedicato a Santa Maria e San Rocco. Questo rilievo scultoreo è collocato nell’abside, all’interno di una ricca ancona lignea datata 1729 “che inquadra un dossale scolpito in arenaria, policromo, dove entro cornice centinata a trabeazione di festoni con i Santi Rocco e Sebastiano è una Madonna con Bambino in pietra, opera popolaresca di artista locale del XVI secolo influenzata dagli esempi robbiani e toscani” (Garuti, Righi Guerzoni, 1991). Le immagini della presente campagna fotografica realizzata da autore ignoto, mostrano a causa dello stato di abbandono della chiesa, il dipinto murale in pessime condizioni conservative. Lo “strappo” dell’affresco seguito dalla Soprintendenza di Modena, ha permesso di recuperare l’intera opera che fu conservata sino al 1999 nella sagrestia del Duomo di Modena, e poi dal 2000 esposta presso la sala delle ex farinerie della Rocca di Sestola. I fototipi N_001508 e N_001512 mostrano l’iscrizione realizzata dopo il recupero degli affreschi avvenuto durante l’arcipretura di Don Giovanni Capitani (1850-1881). La scritta, non completamente leggibile e non mantenuta durante le operazioni di distacco, cita il parroco Capitani “D. Capitani […] ra che abbelliva cotesta chiesa fece questa scoperta”. Le sei matrici in disamina, presentano una cronologia approssimativa (1910-1960), attribuita considerando l’analisi tecnico-formale dell’oggetto ed il decennio entro il quale, secondo la bibliografia di riferimento, furono staccati gli affreschi della chiesa originale di San Giovanni Battista
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641840
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001508 a N_001513
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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