Vignola (Modena)/ Castello
Torre delle Donne, elementi architettonici in terracotta e lacerto di affresco della Rocca di Vignola, tra il 1920 ed il 1950 (6 lastre)

negativo servizio, ca 1920 - ca 1950
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

Il servizio fotografico è costituito da 6 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte verticali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Si segnala la presenza su tutti i fototipi di un'etichetta inventariale sul lato emulsione (non decifrabile nella lastra N_001487). La matrice N_001489 presenta una rottura nella parte superiore sinistra. Il medesimo negativo a scopo protettivo, è stato doppiato nel lato vetro con un ulteriore vetro; il pacchetto così assemblato è tenuto assieme da una carta nera adesiva, quella generalmente utilizzata per le mascherature. Sui fototipi sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Torri - Sec. 13. - Torre delle Donne
    Decorazione architettonica - Archi
    Italia - Emilia Romagna – Vignola – Rocca di Vignola
    Elementi architettonici in terracotta - Fregi - Sec. 15
    Architettura - Fortificazioni - Castelli - Sec. 13
    Dipinti murali - Affreschi - Sec. 15
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo documento scritto che reca testimonianza del luogo in cui venne fondata la nuova comunità di Vignola, risale all’anno 826. Non si conosce con precisione la data di costruzione della prima rocca, che un’antica tradizione vuole sia stata edificata dall’abate di Nonantola sant’Anselmo, intorno all’anno 800 a difesa dei beni del monastero della zona. Un documento risalente all’anno 1178 già attesta l’esistenza della Rocca nella città di Vignola. Fino al XV secolo il latifondo vignolese fu governato della famiglia Grassoni e la funzione della rocca fu esclusivamente militare. Nel 1401 il nobile ferrarese Uguccione Contrari ricevette in dono dal signore di Ferrara Niccolò III d’Este, il feudo di Vignola. Nei venti anni successivi la rocca mutò profondamente la propria destinazione trasformandosi in sontuosa dimora della famiglia Contrari, che disponendo di elevate ricchezze, decorò ed affrescò il castello sul modello delle nobili residenze ferraresi della famiglia d’Este. Nel 1575 i Contrari si estinsero per cui i beni feudali tornarono agli Estensi. Alcuni archivolti in cotto situati agli ingressi della rocca e della rocchetta, testimoniano questo passaggio di proprietà, qui documentato da due lastre del servizio fotografico in esame. L'accesso alla Rocchetta è ornato da un archivolto con rose, rocchi e lo stemma della famiglia dei Contrari (N_001489), mentre l’ingresso alle sale della Rocca è sormontato da un archivolto con aquile alternate a gigli (iris) di Francia della corte estense di Ferrara (N_001488). Le tre torri merlate denominate “delle Donne”, “del Pennello”, e “di Nonantola”, furono erette nel XIII secolo dalla famiglia dei Grassoni. La Torre delle Donne situata a nord verso il fiume Panaro, è ripresa nei negativi N_001487 e N_001492. Secondo alcune testimonianze (Belloj, 1935), questa trae la sua denominazione dalla presenza al suo interno di prigioni in cui venivano recluse le donne. Le immagini in disamina lasciano intravedere le decorazioni ad affresco realizzate sul muro meridionale della torre, nelle riquadrature e nei contorni dei merli, recuperate nei loro colori originali in seguito ai recenti interventi di restauro. Nel Quattrocento, tutte le parti sommitali dell’edificio risultavano ampiamente decorate con motivi architettonici e araldici. Alcune tracce di questi affreschi, seppur poco visibili, sono giunte sino ai giorni nostri. Il fototipo N_001493 riprende infatti uno stralcio di affresco Cinquecentesco in cui si riconosce uno stendardo con lo stemma dei Contrari. L’ultima immagine del servizio (N_001490) documenta un muro (forse esterno) del castello nel quale sono evidenti tamponature ad alcune aperture, una di queste ad arco. All’interno dell'archivio fotografico SABAP, è rintracciabile con codice univoco 0800634049 un altro servizio fotografico (numero inventario lastre N_000520, N_000530, N_000531), relativo alla Rocca di Vignola. Il servizio in disamina, formato da sei negativi e realizzato da autore ignoto, presenta una cronologia approssimativa (1920-1950), attribuita secondo un'analisi tecnico-formale. Per confronto con le linguette dello chassis, si può ipotizzare che la campagna fotografica sia stata eseguita nella medesima occasione della ripresa della Casa natale di Jacopo Barozzi, identificata dal codice univoco 0800641835 (matrice con numero inventario da N_001491)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641836
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001487 a N_001490, N_001492, N_001493
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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