Parma/ Palazzo vescovile – esterno - la/ facciata dopo il restauro
negativo,
post 1932 - ca 1950
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà
Fotografia Pisseri (1910-1938)
1910-1938
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro. Si segnala la presenza di un'etichetta inventariale incollata sulla maschera di contorno
- OGGETTO negativo
-
SOGGETTO
Architettura - Palazzi - Sec. 13
Italia - Emilia Romagna - Parma - Piazza del Duomo - Palazzo vescovile
Palazzi - Diocesi - Restauro - Fotografie - Riproduzioni fotografiche
-
MATERIA E TECNICA
VETRO
-
CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
-
ATTRIBUZIONI
Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
Fotografia Pisseri (1910-1938): altro fotografo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito nell'XI secolo per volontà del Vescovo di Parma Pietro Cadalo, il palazzo episcopale, splendido esempio di edificio romanico, subì nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti. In particolare tra il 1232 ed il 1234, il vescovo fiorentino Grazia su disegno dell'architetto Rolandello, fece ampliare il fabbricato e costruire una nuova facciata. La sua veste originaria rimase integra sino alla seconda metà del XV secolo, quando il vicario riminese Sagramoro de’ Sagramori (1476-1482) intervenne pesantemente sul fronte orientale, facendo tamponare il portico al piano terra. Ma le modifiche più sostanziali avvennero durante l’episcopato del cardinale Giovanni Antonio Sangiorgio (1499-1509) che fece unificare l’altezza del prospetto dell’edificio eliminando la merlatura e facendo costruire in gronda un imponente cornicione rinascimentale in terracotta, e nella corte interna fece innalzare il doppio loggiato. Nel terzo decennio del XVIII secolo, il vescovo Camillo Marazzani (1711-1760) trasformò definitivamente il palazzo secondo i princìpi dell'architettura barocca. Questo cambiamento si concretizzò nel tamponamento delle trifore della facciata e della loggia del cortile, nel rivestimento delle colonne del piano terra e nell'innalzamento del livello del chiostro con la conseguente scomparsa del pozzo. Con i restauri compiuti tra gli anni Venti e Trenta del Novecento durante il mandato del vescovo Guido Maria Conforti e la direzione dell'architetto Luigi Corsini (1863-1949) alla Soprintendenza ai Monumenti dell'Emilia, il palazzo fu riportato alle sue forme originarie. Dal 1922 al 1930, furono ripristinate sulla facciata le grandi trifore al piano superiore e le arcate al piano inferiore, mentre nel cortile furono liberate le colonne murate nel Settecento. Il negativo in esame è la ripresa della facciata del palazzo Vescovile su Piazza Duomo, dopo i primi restauri del XX secolo. L'edificio mostra il prospetto in gran parte restaurato, con il recupero completo delle finestre a trifora al piano superiore e la riapertura parziale delle arcate del piano terra. Il fototipo in disamina è la riproduzione fotografica di una stampa ottenuta dal negativo N_000226, la cui scheda catalografica ha codice univoco 0800633944. L'inquadratura originale è stata realizzata nel 1932 dal fotografo parmense Marcello Pisseri (1882-1961) su richiesta della Soprintendenza all’Arte medioevale e moderna di Bologna. Tenendo conto dell'anno di esecuzione dello scatto di Pisseri, si decide di collocare cronologicamente il negativo - realizzato da autore ignoto forse come documentazione interna per la Soprintendenza - tra il 1932 ed il 1950
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641813
- NUMERO D'INVENTARIO N_001410
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE [B cancellato] C SCAF. [IV cancellato] VI N. [136 cancellato] 183/ INVENT. N. [6562 cancellato] 5262/ LUOGO: [BOLOGNA cancellato] Parma/ MONUMENTO: Palazzo vescovile – esterno - la/ facciata dopo il restauro./ STAMPE N./ OSSERVAZIONI -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0