Castelsangiovanni (Piacenza/ Chiesa Collegiata di Catsel-/ sangiovanni
Riprese degli interni e degli esterni della Collegiata di San Giovanni Battista di Castel San Giovanni, nel 1938 (6 lastre)

negativo servizio, 1938 - 1938

Il servizio fotografico è costituito da 6 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, 5 verticali (da N_001266 a N_001269, N_001528) e 1 orizzontale (N_001272). Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Si segnalano sul lato emulsione dei fototipi N_001268 e N_0015228, le tracce lasciate dalle pieghe del pergamino. Le matrici N_001266, 001267 e 001269, presentano una vignettatura negli angoli superiori dovuta al decentramento sull’asse verticale, dell’obiettivo rispetto al piano focale. Sulle lastre sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Stuccatori - Italia - Sec. 17. - Della Porta, Provino Dalmazio
    Arredi sacri - Fonti battesimali - Candelabri
    Scultori italiani - Sec. 16. - Casella, Battista
    Scultori italiani - Sec. 16. - Casella, Bernardo
    Scultura - Oreficerie sacre - Busti - Crocifissi
    Italia - Emilia Romagna - Castel San Giovanni - Collegiata di San Giovanni Battista
    Decorazione architettonica - Rilievi - Stucchi - Sec. 17
    Architettura sacra - Edifici di culto - Sec. 14
    Chiese - Altari - Vetrate dipinte - Sec. 18
    Portali - Elementi architettonici in terracotta - Sec. 14
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Paleni, Cesare (notizie 1937-1938): fotografo principale
    Della Porta, Provino Dalmazio (1656-1694): scultore
    Casella, Bernardo (notizie 1550):
    Casella, Battista (notizie 1550):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pieve di Castel San Giovanni, sorta prima dell'anno mille, era un tempo chiamata Pieve di San Giovanni di Olubra. Costruita tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo sulla base dello stile gotico lombardo, la Pieve divenne collegiata all'inizio del Trecento in quanto ospitava un capitolo composto da cinque canonici. Sulla facciata gotica, ripartita in tre grandi arcate ogivali con rosone centrale coronata e da alti pinnacoli, contrastano i tre portali seicenteschi. L’austerità trecentesca dell’interno a pianta basilicale con pilastri cilindrici in cotto, è movimentata da cicli di straordinaria decorazione barocca a cura di Provino Dalmazio Della Porta (1656-1694), valente stuccatore ticinese attivo a Piacenza nell’ultimo decennio del secolo XVII e presente a Castel San Giovanni tra il 1679 e il 1689. Anche la Collegiata di San Giovanni Battista, già dalla fine dell'Ottocento, fu interessata da quelle operazioni di recupero “gothic revival” che si diffusero ampiamente nel piacentino. L'ultima monumentale campagna di ristrutturazione in cui vennero eliminate le mistificazioni barocche a favore di una primitiva vetustà, fu voluta dall'arciprete Don Aristide Conti nel 1937. Il servizio fotografico in esame, realizzato dal perito Cesare Paleni nel 1938, documenta la chiesa dopo il restauro del 1937. Durante questi lavori, furono scrostate e riverniciate le volte, le pareti e le membrature dei pilastri. Vennero inoltre aperte lungo le navate laterali, cinque finestre archiacute (tre in quella meridionale e due nella settentrionale: vedi lastre N_001272 e N_001528), che contribuirono a rendere la chiesa più “gotica del gotico”. La ripresa N_001528, oltre a mostrare la nuova vetrata fotografata dall'interno, evidenzia la decorazione a stucco realizzata dal Della Porta per la cappella di San Giuseppe. Gli altri negativi sono le immagini: della facciata della collegiata fotografata dall'attuale Piazza Verdi (N_001267); della porta gotica in laterizi posta tra il coro e la sacrestia (N_001266); dell'altare maggiore in marmo barocco (N_001268); della fonte battesimale in marmo lunense scolpita nel 1550 dai fratelli luganesi Bernardo e Battista Casella (N_001269). Non si hanno notizie biografiche riguardo il perito Cesare Paleni, autore del servizio fotografico in disamina
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641807
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001266 a N_001269; N_001272; N_001528
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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