Piacenza/ Affreschi Chiesa S./ Antonino
Riprese degli affreschi realizzati da Camillo Gavasetti nella Chiesa di Sant'Antonino a Piacenza, tra il 1918 ed il 1950 (4 lastre)

negativo servizio, 1918 - 1950
Anonimo (xx Prima Metà)
XX prima metà

Il servizio fotografico è costituito da 4 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte orizzontali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. I fototipi N_001287, N_001288 e N_001289 sono stati trattati con una vernice protettiva sul lato emulsione. Sulle matrici sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Dipinto murale - Dio Padre tra i quattro evangelisti attorniato da angeli e santi <1624-1628>
    Dipinto murale - Vegliardo dell'Apocalisse <1624-1628>
    Italia - Emilia Romagna - Piacenza - Chiesa di Sant'Antonino
    Pittori italiani - Sec. 16.-17. - Gavasetti, Camillo
    Pittura - Affreschi – Sec. 17
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Prima Metà): fotografo principale
    Gavasetti, Camillo (1596-1630): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa di Sant'Antonino, nacque come basilica cristiana nel IV secolo per volontà del primo vescovo di Piacenza. Distrutta dall'incursione ungara, il santuario fu ricostruito tra il 1004 ed il 1014. Il tempio dedicato al martire Antonino, è noto per la sua particolare struttura architettonica dovuta all'imponente atrio detto del “Paradiso” progettato da Pietro Vago nel 1349, e dalla torre romanica che si eleva dall'incrocio delle due navate. Nel 1562, per adeguamento alle disposizioni del Concilio di Trento, venne allungata l'abside e, le volte dell'ampliato presbiterio, furono affrescate nel secolo successivo dal modenese Camillo Gavasetti (1596-1630) e dal fiammingo Robert De Longe (Bruxelles, 1645 – Piacenza, 1709). A cavallo tra il XIX e il XX secolo, anche la chiesa di Sant'Antonino fu sottoposta ad un generale restauro conservativo (che la riportò alle primigenie forme gotiche) e ad un consolidamento strutturale. Per la realizzazione di questo poderoso intervento di tutela, fu incaricato nel 1918 l'architetto piacentino Giulio Ulisse Arata, un vero innovatore nelle teorie di restauro, che promosse una ristrutturazione globale dell'edificio. Il servizio fotografico in esame, forse realizzato in funzione di questi restauri, ritrae i dipinti murali eseguiti da Gavasetti: in particolare, i fototipi N_001286 e N_001287 sono la ripresa dell'affresco “Dio Padre tra i quattro evangelisti attorniato da angeli e santi” dipinto nella prima cupola del presbiterio, mentre i negativi N_001288 e N_001289 sono due fotografie dell'affresco “Vegliardo dell'Apocalisse” collocato nella volta verso l'abside. Tenendo conto di questi primi interventi conservativi, si decide di collocare cronologicamente il servizio fotografico in disamina - realizzato da autore ignoto - tra il 1918 ed il 1950
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641801
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001286 a N_001289
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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