Bologna/ Chiesa del Corpus Domini/ Affreschi
Chiesa interna del Convento del Corpus Domini a Bologna, dopo i lavori di ristrutturazione

negativo, 1953-1954

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Pittori italiani - Sec. 16. - Fontana, Prospero
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Convento del Corpus Domini
    Pittori italiani – Sec. 16. - Samacchini, Orazio
    Edifici di culto – Chiese - Interni - Ricostruzione postbellica
    Pittori italiani - Sec. 15.-16. - Raibolini, Giacomo Maria detto Giacomo Francia
    Cori lignei – Sec. 15
    Opere d'arte - Dipinti – Sec. 16
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Metà): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1456, quando Caterina e le consorelle arrivarono da Ferrara per fondare la chiesa e il monastero del Corpus Domini, il cardinale Bessarione allora legato di Bologna, concesse loro la chiesa e il monastero di S. Cristoforo delle Muratelle dei frati di S. Gerolamo. Successivamente, a causa dell'aumentato numero di suore, si rese necessario l'acquisto di nuovi spazi, tra cui il bellissimo chiostro vecchio con portico su tre lati, formato da capitelli antichi e finissime terracotte. Nel 1471 Papa Paolo II, donò alle suore il terreno e l'Oratorio della Compagnia laica di Gesù Cristo. Il comparto urbano dell'insula si arricchì poi nel 1484 del Serraglio di S. Agnese, in seguito al quale venne costruito il chiostro grande. Un ulteriore ampliamento negli anni seguenti inglobò le case Avolio, Magnani e Stella. L'estensione dell'insula terminò nel 1582, anno in cui venne compiuto il muro esterno e il convento prese definitivamente il perimetro che tutt'ora presenta. A causa della vicinanza alla caserma Cialdini considerata obiettivo militare, questo grande complesso assieme alla chiesa del Corpus Domini, venne in gran parte distrutto e devastato dalle due incursioni aeree del 5 ottobre 1943 e del 29 gennaio 1944. Nella chiesa interna delle suore di clausura, vi sono quattro dipinti di grandi dimensioni racchiusi da ricche cornici coeve e stilisticamente affini: al centro “Assunzione della Vergine” di Prospero Fontana datata 1565, sormontata da “Madonna e Santi” di Giacomo Francia, a sinistra “Adorazione dei Magi” ancora di Fontana e a destra “Trasfigurazione di Cristo” di Orazio Samacchini del 1569. Il coro, ancora oggi utilizzato dalle monache per la preghiera, fu donato nel 1477 da Battista Manzoli ed è composto da 110 stalli in legno di noce intagliato. Il negativo in esame documenta la chiesa interna delle monache, in seguito al restauro postbellico. L'immagine è posteriore alle lastre N_002399 e N_002400 del 1950, che mostrano la chiesa nel desolante aspetto del dopoguerra. All'interno del faldone " BOM/91 Ex Chiesa e Convento del Corpus Domini o della Santa”, nell'Archivio storico della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”, che conserva gli atti, i carteggi e i progetti relativi al Corpus Domini, è stata rintracciata una lettera datata 20 dicembre 1952, del Soprintendente Raffaello Niccoli (1897-1977, in carica dal 1952 al 1960), indirizzata al Sindaco di Firenze Giorgio La Pira, in cui scrive “Per quanto riguarda la chiesa interna o coro, conto al più presto di concludere i lavori”. Molto probabilmente il pergamino che conteneva la lastra apparteneva ad un altro fototipo, in quanto non c'è corrispondenza tra il soggetto della lastra e l'iscrizione sul pergamino. Per coerenza con la datazione della lettera, si decide di mantenere come cronologia 1953-1954, ma di non attribuire lo scatto alla ditta Fototecnica Bolognese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641776
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002809
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. II N. 94/ INVENT. N. 15455/ PROV. COMUNE/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa del Corpus Domini/ Affreschi/ FOTOGRAFO Fototecnica DATA 1953-54/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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