BOLOGNA/ Piazza V. E. II/ Palazzo Comunale/ Un lato del cortile d'onore
Riprese della cortile interno del Palazzo Comunale (Palazzo d'Accursio) a Bologna, prima dei restauri (3 lastre)

negativo servizio, 1926/10/26 - 1926/10/26

Il servizio fotografico è costituito da 3 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte verticali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Sui fototipi sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura civile - Palazzi comunali – Sec. 15
    Architetti italiani – Sec. 15. - Fioravanti, Fioravante
    Edifici in muratura – Spazi interni – Cortili - Ristrutturazione
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo d'Accursio – Cortile d'onore
    Elementi architettonici - Portici - Archi - Colonne - Finestre
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Bolognesi Orsini (ditta): fotografo principale
    Fioravanti, Fioravante (1390-1447 (?)): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Palazzo Comunale di Bologna, unione di due edifici storici quali Palazzo d'Accursio a sinistra e Palazzo del Legato a destra, è collocato sul lato ovest di Piazza Maggiore. L'edificazione della sede del Municipio iniziò nel 1287, quando il Comune acquistò le case del famoso legista bolognese d'Accursio (collocate in angolo tra la Piazza Maggiore e via IV Novembre), e vi fece costruire l'attuale portico con archi a sesto acuto, adibendo poi un vasto loggiato del piano terreno a mercato delle biade (da qui l'altro appellativo “Palazzo della Biada” con il quale è conosciuto il Comune). La parte a destra dell'ingresso fu costruita (dopo un incendio che la distrusse) tra il 1425 ed il 1435, su progetto dell'architetto bolognese Fioravante Fioravanti che l'abbellì con finestre decorate da ghiere in terracotta. Questi palazzi assunsero un aspetto di edificio fortificato in seguito all'insediamento del cardinale Androino de la Roche, nel 1365. Oltre la porta di accesso del Comune, si apre il primo cortile identificato come Cortile d'onore. I lati posti a oriente e a settentrione furono costruiti in stile gotico nel 1425 dal Fioravanti, quello a occidente venne innalzato nel 1508 su imitazione dei primi due, mentre l'ultimo lato, quello a sud, fu progettato in stile barocco da Paolo Canali nel 1661. Nel corso dei secoli, questi prospetti vennero modificati a causa della tamponatura di alcune finestre e della raschiatura di piccoli stemmi nei capitelli e di motivi araldico-floreali nelle ghiere del portico, avvenuta durante la Rivoluzione Francese. Il cortile d'onore venne riportato alle forme originali del Fioravanti, in seguito ai restauri del 1933-1934 eseguiti dal Comitato per Bologna Storica e artistica in collaborazione con l'Ufficio Tecnico Comunale, e condotti da Guido Zucchini sulla base dei progetti concepiti da Alfonso Rubbiani nel 1908. Il servizio fotografico in esame è stato certamente realizzato prima dei restauri degli anni trenta del Novecento, in quanto le finestre che si affacciano sul lato est (N_002139) e ovest (N_002140) del cortile, non sono ancora state sottoposte al restauro di Zucchini. Come desunto dalle iscrizioni sui pergamini, l'autore dei negativi è lo studio Bolognesi Orsini. Il pergamino della lastra N_002141 riporta (sicuramente per un errore di scrittura) la data 26 ottobre 1925. Per confronto con gli altri fototipi, si decide per uniformità tecnica di ripresa (stessi segni del portalastre), che l'insieme di negativi in disamina è stato realizzato nella medesima occasione, il 26 ottobre 1926. Attorno al 1919, i fratelli Alfredo e Angelo Bolognesi, in accordo con Armando Orsini, costituirono lo studio fotografico “Bolognesi Orsini”, dopo l'esperienza dell'atelier "Fotografia La Moderna"; la ditta fu attiva sino al 1934 - anno di morte di Orsini - in via Indipendenza 22. Ricorda Zucchini, nel suo prezioso contributo del 1957 in “La Mercanzia” (vedi BIB), che i fratelli Bolognesi erano abili e precisi, inoltre quando lo studio fu posto in liquidazione molto materiale fu acquisito da Luigi Corsini (1863-1949, dal 1894 nominato assistente-disegnatore dell'Ufficio regionale per la conservazione dei Monumenti dell’Emilia, tra il 1914 ed il 1933 fu soprintendente ai Monumenti dell’Emilia), dal Comitato per Bologna Storica e Artistica, nonché dallo stesso Zucchini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641689
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_002139 a N_002141
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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