ex chiesa di S. Maria/ delle Laudi detta Ospedaletto/ P. Malpighi 1

negativo, 1948/05/15 - 1948/05/15

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Visibili le tracce del portalastra agli angoli

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura sacra - Chiese - Sec. 16
    Bologna - Istituti di assistenza
    Manifesti - Campagne elettorali <1948> - Pubblicità
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Ex Chiesa di Santa Maria delle Laudi
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
    Tibaldi, Domenico (1541-1583): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fondato in via Nosaldella dalla confraternita di Santa Maria delle Laudi, dopo successive integrazioni, l’ospedale viene accorpato a quello di San Felice, originando un grande stabile che si estendeva tra le vie San Felice e del Pratello. Le forme attuali dell’edificio vanno fatte risalire alla ristrutturazione del 1583 su progetto di Domenico Tibaldi. Diverrà presto una delle strutture ricettive di maggior capienza tali da ospitare fino a circa quindicimila pellegrini in transito a Bologna. Rimase in funzione fino alla metà del ‘700, quando difficoltà economiche causarono l’arresto delle attività assistenziali operate dalla congregazione che chiuse definitivamente i battenti nel 1798. Il palazzo venne in seguito destinato ad usi civili, come tuttora è. La negativa presenta un punto di ripresa dall’angolo di via Ugo Bassi verso via Guglielmo Marconi, in maniera tale da restituire contemporaneamente la facciata laterale su San Felice ed il prospetto principale che si affaccia su Piazza Malpighi. La presenza di “fantasmi” nell’immagine permette di ipotizzare una doppia esposizione della lastra, probabilmente dovuta ad un ripensamento del fotografo rispetto alla prima situazione inquadrata. Si scorge infatti chiaramente nella prima impressione un gruppo di passanti in primo piano che avrebbe probabilmente, a giudizio del fotografo, inquinato l’inquadratura, sovrapponendosi alla mole dell’edificio oggetto della ripresa. Nel risultato finale ci accorgiamo di una composizione molto più bilanciata, dove la presenza umana fa piuttosto da cornice al monumento documentato. Le informazioni fornite dal pergamino restituiscono lo scatto alla ditta Villani che avrebbe eseguito le riprese il 15 maggio 1948. Nulla sappiamo riguardo all’occasione di tale documentazione. Anche il materiale archivistico della competente soprintendenza non fornisce alcuna indicazione utile al proposito. L’Ospedaletto compare nel Catalogo dei Beni Culturali colpiti nel secondo conflitto mondiale stilata dal soprintendente Alfredo Barbacci nel 1944. L’edificio venne coinvolto nel bombardamento del 22 marzo dello stesso anno seppur con entità piuttosto trascurabile. Il soprintendente parla di lievi danni prodotti dalle schegge di bombe nei pilastri e nei muri della facciata principale. Si prospetta un risanamento dell’edificio a guerra ultimata. Non siamo in grado di evidenziare se, all’epoca della ripresa, siano stati eseguiti o no gli interventi programmati, certamente il negativo ritrae una città in piena attività e fermento. Si noti anche il gran numero di manifesti pubblicitari, frammisti a manifesti elettorali, presenti sui pilastri del portico dell’edificio. Per questi ultimi si ricordano le avvenute elezioni politiche tenutesi solamente un mese prima, il 18 aprile 1948, che hanno visto la vittoria della Democrazia Cristiana, ben rappresentata nella citata cartellonistica. Segnaliamo la presenza nell’archivio Villani di un altro negativo raffigurante “La facciata” del palazzo con inventario 26080 (si veda Bondoni 1981, p. 77)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641534
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001565
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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