Chiesa di - S. Maria dei/ Servi - Terracotta di - Vin-/ cenzo Onofrio - P.A.A./

negativo, 1941/04/00 - 1941/06/00

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina, conservata ora separatamente in una scatola. Presenti segni del portalastra sui quattro angoli

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di Santa Maria dei Servi
    Scultori italiani - Sec. 15.-16. - Onofri, Vincenzo
    Archtitettura sacra - Elementi architettonici - Altari
    Opere d'arte - Difesa antiaerea - Guerra mondiale 1939-1845
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra in esame riproduce le opere di blindamento messe in opera a protezione dell’altare in terracotta di Vincenzo Onofri presso la Basilica di Santa Maria dei Servi. Alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale il Ministero dell’Educazione Nazionale approntò le linee guida per l’allestimento delle protezioni delle opere d’arte mobili e immobili da sottoporre alle Soprintendenze ai Monumenti, alle Gallerie e all’Antichità al fine di predisporre un piano di Protezione Anti Aerea. I progetti stilati dalla Soprintendenza ai Monumenti di Bologna, completi dei rilievi grafici e di un’accurata documentazione fotografica, vennero approvati dal Ministero dell’Educazione Nazionale il 30 gennaio 1939. L’ordine di attuazione, partito il 5 giugno e giunto a Bologna il giorno successivo, segnò l’avvio del frenetico lavoro di messa in sicurezza che coinvolse alcuni dei principali monumenti bolognesi (Garzillo e Monari 1995, p. 80). Malgrado il carattere di urgenza dell’operazione, i lavori di blindamento non si completarono evidentemente in tempi brevi e per alcuni monumenti si misero in campo azioni di salvaguardia ancora nel 1943. L’opera oggetto della nostra ripresa fece parte di un lotto di interventi messi in opera tra l’aprile ed il giugno del 1941 (Garzillo e Monari 1995, p. 84). Questa indicazione fornisce un dato utile per poter contestualizzare cronologicamente il fototipo, per il quale in proposito non avremmo altrimenti nessuna altra circostanziata notazione. La Ditta Villani, probabilmente su incarico della Soprintendenza ai monumenti, condusse una sistematica documentazione delle le opere di blindamento realizzate per la protezione aerea di opere d’arte e beni monumentali della città felsinea. Vario e articolato è infatti il corpus fotografico prodotto in questa occasione di cui si conservano diverse matrici nell’Archivio Fotografico dalla locale Soprintendenza ABAP. Il nucleo più ampio delle riprese sembrerebbe risalire all’agosto del 1940, in corrispondenza del primo massiccio e sistematico lavoro di salvaguardia. Come già esplicitato, alla primavera del 1941 dovrebbe potersi datare il negativo in esame (appartiene allo stesso periodo la documentazione degli affreschi delle cappelle Bolognini e di Dieci di Balìa in San Petronio. Si veda NCT 0800641474). Nel dettaglio notiamo il ripetersi di stilemi già adottati in altre situazioni. La ripresa è laterale e utilizza una illuminazione artificiale, tale da restituire efficacemente gli spessori del manufatto e le caratteristiche dei materiali utilizzati. Come risulta dalle relazioni, a protezione del bene furono poste scaffalature in legno rivestite di populit e riempite di sacchi di sabbia tali da coprire il bene nella sua interezza (Monari 1995, p. 102). Rintracciamo il negativo pubblicato da Alfredo Barbacci all’interno del suo volume dedicato alle opere di salvaguardia e recupero dei beni culturali nel periodo bellico promosse dalla Soprintendenza ai Monumenti di cui dal 1943 al 1952 (e dal 1960 al 1963) fu Soprintendente in carica (Barbacci 1977, fig. 27)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641485
  • NUMERO D'INVENTARIO N_001905
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE C/ SCAF. IV/ N. 168/ INVENT. N. 11704/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITÀ Bologna/ MONUMENTO Chiesa di - S. Maria dei/ Servi - Terracotta di - Vin-/ cenzo Onofrio - P.A.A./ FOTOGRAFO Villani DATA / OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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